I test per la diagnosi di COVID-19

Le conoscenze sui test diagnostici per individuare l’infezione da SARS-CoV-2 sono ancora in evoluzione. Un articolo recente descrive come interpretare i due tipi di test diagnostici comunemente in uso per le infezioni da SARS-CoV-2 e come i risultati possono variare nel tempo.

Un chiarimento sui test RT-PCR e sui test anticorpali

Le conoscenze sui test diagnostici per individuare l’infezione da SARS-CoV-2 sono ancora in evoluzione. Un articolo recente descrive come interpretare i due tipi di test diagnostici comunemente in uso per le infezioni da SARS-CoV-2 - test RT-PCR e test IgM/IgG (ELISA) - e come i risultati possono variare nel tempo.

Un articolo pubblicato su JAMA riporta una linea temporale di marcatori diagnostici per il rilevamento di COVID-19 elaborata sulla base dei dati attualmente disponibili. La maggior parte dei dati disponibili fa riferimento a popolazioni adulte immunocompetenti. Il decorso temporale della positività alla RT-PCR e della sieroconversione può variare nei bambini e in altri gruppi.

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Credits: JAMA Network

Rilevamento dell'RNA virale tramite RT-PCR

Finora, il test più comunemente usato e affidabile per la diagnosi di COVID-19 è stato il test RT-PCR eseguito utilizzando tamponi nasofaringei e orofaringei. La maggior parte dei kit in commercio ha come target uno o più geni dei vari componenti virali.
Nella maggior parte degli individui con infezione sintomatica da SARS-CoV-2, l'RNA virale nel tampone rinofaringeo diventa rilevabile già dal primo giorno di insorgenza dei sintomi e raggiunge il culmine nella prima settimana. Questa positività al test inizia a diminuire entro la terza settimana e successivamente diventa impercettibile. Tuttavia, la positività alla RT-PCR può persistere oltre 3 settimane dopo l'insorgenza della malattia, quando la maggior parte dei casi lievi darà un risultato negativo. Va tenuto presente che un risultato positivo della RT-PCR riflette solo il rilevamento dell'RNA virale e non indica necessariamente la presenza di virus vitali. In alcuni casi, l'RNA virale è stato rilevato mediante RT-PCR anche oltre la 6a settimana dopo il primo tampone positivo.
La linea temporale della positività alla RT-PCR differisce nei campioni diversi dal tampone rinofaringeo. La positività diminuisce più lentamente nell'espettorato e può essere ancora positiva dopo che i tamponi rinofaringei sono già negativi.

Rilevamento degli anticorpi anti SARS-CoV-2

L'infezione da COVID-19 può anche essere rilevata indirettamente, misurando la risposta immunitaria dell'ospite all'infezione da SARS-CoV-2. La diagnosi sierologica, oltre ad avere un ruolo diagnostico, sta inoltre diventando uno strumento importante per comprendere l'estensione della COVID-19 nella comunità e per identificare gli individui che sono immuni e potenzialmente "protetti" dall'infezione.
Il marcatore sierologico più sensibile e precoce è costituito dagli anticorpi totali, i cui livelli iniziano ad aumentare a partire dalla seconda settimana di insorgenza dei sintomi. In base alle conoscenze attuali, la sieroconversione delle IgM e delle IgG si verifica tra la terza e la quarta settimana di insorgenza della malattia clinica. Successivamente, le IgM iniziano a diminuire,  raggiungono livelli più bassi entro la quinta settimana e quasi scompaiono entro la settima settimana. Invece le IgG persistono oltre le 7 settimane.
In uno studio su 140 pazienti, la sensibilità combinata di RT-PCR e IgM ELISA verso l'antigene nucleocapside (NC) è stata del 98,6% contro il 51,9% del singolo test RT-PCR. I test per gli anticorpi IgM e IgG basati su ELISA hanno una specificità superiore al 95% per la diagnosi di COVID-19. L'analisi di campioni di siero unita ad un primo test del tampone in fase iniziale e ad un secondo dopo due settimane può aumentare ulteriormente l'accuratezza diagnostica.
I test rapidi per il rilevamento degli anticorpi sono stati ampiamente sviluppati e commercializzati e sono di qualità variabile. Molti produttori non rivelano la natura degli antigeni utilizzati. Questi test sono di natura puramente qualitativa e possono solo indicare la presenza o l'assenza di anticorpi SARS-CoV-2.
Rimangono molti interrogativi, in particolare per quanto tempo duri l'immunità potenziale in individui, sia asintomatici che sintomatici, che sono infettati dalla SARS-CoV-2.

 


Fonte: Sethuraman N, Jeremiah SS, Ryo A. Interpreting Diagnostic Tests for SARS-CoV-2 [published online ahead of print, 2020 May 6]. JAMA. 2020;10.1001/jama.2020.8259. doi:10.1001/jama.2020.8259