Il trasporto aereo in alto biocontenimento

Un Boeing KC-767A dell'Aeronautica Militare Italiana è pronto a partire dalla base di Pratica di Mare per riportare a casa il giovane italiano ancora bloccato a Wuhan. Il volo verso la città cinese che è l'epicentro dell’epidemia da coronavirus sarà in configurazione di biocontenimento.

Per fronteggiare l’epidemia da Sars-CoV-2 non servono solo competenze mediche

Un Boeing KC-767A dell'Aeronautica Militare Italiana è pronto a partire dalla base di Pratica di Mare, in provincia di Roma, per riportare a casa Niccolò Cicogna, il giovane italiano ancora bloccato a Wuhan. Il volo verso la città cinese che è l'epicentro dell’epidemia da coronavirus sarà in configurazione di biocontenimento.

La US Air Force, la RAF e l'Aeronautica Militare Italiana sono le uniche squadre aeronautiche ad avere la possibilità di effettuare missioni di biocontenimento a bordo dei loro aerei.
Questo tipo di missioni vengono effettuate con un equipaggio medico che, in un'area isolata del velivolo (con bagno), può prendersi cura del paziente esposto o infettato da agenti patogeni altamente infettivi e potenzialmente letali. Per questo motivo, gli aerei coinvolti in queste attività richiedono specifiche procedure di disinfezione e decontaminazione dopo la missione.

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Credits: Aeronautica Militare

Considerate le particolari condizioni di salute dei pazienti, è anche importante assicurarsi che la qualità del volo non sia influenzata dai cosiddetti fattori di stress maggiori e minori. I principali fattori di stress sono l'ipossia e le variazioni di pressione barometrica, che possono indurre accumulo di gas e malessere. I fattori di stress minori sono disidratazione, disturbi alle orecchie, vibrazioni e turbolenze, variazioni di temperatura e stanchezza.
In queste missioni si usano le ATI (Air Transit Isolators). Una ATI è una struttura di isolamento autonomo progettata per trasportare in sicurezza un paziente durante il trasporto aereo, proteggendo il personale sanitario, l'equipaggio aereo e l'aereo dall'esposizione agli agenti infettivi. L'ATI fornisce un ambiente microbiologicamente sicuro utilizzando una protezione multistrato: attorno al telaio rigido o semirigido, un involucro in PVC circonda il paziente permettendo l'osservazione e il trattamento, mentre un'unità di alimentazione dell'aria mette l'unità ATI sotto pressione negativa, con filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air filters) in ingresso e in uscita che filtrano il 99,97% delle particelle di 0,3 mm e più grandi impedendo il passaggio di micro-particelle potenzialmente infette. Quattro batterie da 12V con un tempo di funzionamento di 6 ore ciascuna forniscono all'ATI un’autonomia energetica di 24 ore.

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Credits: Aeronautica Militare e Ministero della Salute

Il team è solitamente composto da diversi operatori. Il Team Leader, un medico responsabile del coordinamento della missione, gestisce i rapporti con gli enti civili coinvolti e supervisiona tutte le operazioni. Almeno due ufficiali medici (un anestesista e uno specialista di malattie infettive) sono responsabili della gestione sanitaria del paziente, mentre sei sottufficiali si occupano del paziente ed effettuano le procedure di trasporto.
Tutto il team indossa un equipaggiamento protettivo che può variare a seconda del livello di biosicurezza richiesto e che può andare dal semplice camice, maschera facciale e guanti fino alla tuta integrale (tychem C) con guanti a pressione positiva.

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Credits: Aeronautica Militare

L'Aeronautica Militare Italiana ha iniziato a sviluppare la capacità di trasporto in biocontenimento dal 2005, con l'acquisto dei sistemi ATI. Medici e infermieri militari hanno frequentato i corsi di formazione dell'U.S. Army Institute of Infectious Diseases in Maryland, mentre i mezzi utilizzati per questa peculiare missione sono stati certificati dal Centro Sperimentale Volo. Tra le prime missioni effettuate ricordiamo il rimpatrio di un medico italiano che aveva sviluppato la febbre ed era positivo al virus Ebola dopo aver lavorato in una clinica situata a poche miglia ad ovest della capitale della Sierra Leone.

 

Fonti: Cenciotti D. Coronavirus: This Is How Air Evacuation Of Patients Under Biosafety Containment Works. The Aviationist. February, 10 2020
Brig. Gen. C.S.A. Manfredo Di Stefano, Col. C.S.A. Ferdinando Arganese, Comando Logistico A.M. Servizio Sanitario. Il trasporto aereo in alto biocontenimento. 07 ottobre 2015