Sui social la rabbia per la morte del Dr. Li Wenliang

Il Dr. Li, oculista di Wuhan, è morto a causa del virus 2019-nCov. La conferma è seguita ad una serie dichiarazioni contrastanti sulle sue condizioni di salute da parte dell’ospedale e dei media. La notizia ha scatenato fiumi di rabbia sui social media cinesi.

Li in Cina è considerato un eroe per aver denunciato la minaccia del nuovo coronavirus

Il Dr. Li, oculista di Wuhan, è morto a causa del virus 2019-nCov nelle prime ore di venerdì mattina, ora locale, all'ospedale centrale di Wuhan, dove lavorava. La conferma è seguita ad una serie dichiarazioni contrastanti sulle sue condizioni di salute da parte dell’ospedale e dei media controllati dal governo cinese. La notizia ha scatenato fiumi di rabbia sui social media cinesi.

Confusione sulle sue condizioni

Il Dr. Li Wenliang era tra i presunti rumormongers (chi condivide notizie ed informazioni) messi in prigione dalla polizia a dicembre per aver diffuso senza autorizzazione notizie sul virus. Aveva avvertito di un potenziale virus "simile alla SARS" che si sarebbe diffuso a Wuhan. Nulla di ciò che Li ha detto era sbagliato, ma i funzionari della città volevano minimizzare la gravità dell'epidemia e i  suoi rischi per la comunità.
Il governo cinese ha messo in campo notevoli sforzi per controllare le notizie relative all’epidemia. Lo ha fatto anche con la morte di Li, alimentando un clima di rabbia diffuso.
Il Global Times ha annunciato per la prima volta la  morte del Dr. Li in un tweet alle 22.40 circa di giovedì, ora locale. Il post è stato cancellato diverse ore dopo. Anche altri media cinesi hanno cancellato le notizie della sua morte, senza fornire spiegazioni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un messaggio di condoglianze in seguito alla notizia iniziale secondo cui Li era morto, ma in seguito ha aggiornato la dichiarazione per dire che non avevano alcuna informazione sullo stato del medico. In seguito a queste notizie, i social media cinesi (soprattutto Weibo, il social network più popolare in Cina) sono stati inondati di messaggi.
Sono seguite ore di confusione, con l'ospedale centrale di Wuhan che rilasciava una dichiarazione in cui si diceva che Li era ancora vivo e in condizioni critiche, aggiungendo che stavano "facendo dei tentativi per rianimarlo". Infine l'ospedale ha confermato la morte del Dr. Li. "L'oculista del nostro ospedale, Li Wenliang, è stato purtroppo infettato dal coronavirus durante il suo lavoro nella lotta contro l'epidemia di coronavirus", ha comunicato l'ospedale. "È morto alle 2:58 del mattino del 7 febbraio, dopo che i tentativi di rianimazione non hanno avuto successo".

L'informatore di Wuhan

Il Dr. Li aveva lanciato l'allarme sul virus che alla fine gli ha tolto la vita. A dicembre, su WeChat, un sistema di messaggistica molto usato in Cina, aveva scritto ai suoi ex-compagni di università che a 7 lavoratori di un mercato locale di frutti di mare era stata diagnosticata una malattia simile alla SARS e che erano stati messi in quarantena nel suo ospedale di Wuhan.
Poco dopo aver pubblicato il messaggio, Li venne accusato dalla polizia di Wuhan di aver messo in giro delle voci infondate e pericolose. In seguito ha contratto il virus lui stesso. Li è stato ricoverato in ospedale il 12 gennaio ed è risultato positivo al coronavirus il 1° febbraio.

La rabbia sui social media

I social media cinesi sono inondati di rabbia dopo la notizia della morte del Dr. Li. I topic "Il governo di Wuhan deve delle scuse al dottor Li Wenliang" e "Vogliamo la libertà di parola" hanno presto iniziato a fare tendenza sulla piattaforma cinese Weibo. Ognuno di essi ha guadagnato decine di migliaia di visualizzazioni prima di scomparire dalla piattaforma, pesantemente censurata.
Tra i commenti più importanti alla dichiarazione dell'Ospedale Centrale di Wuhan sulla morte di Li ci sono: "Ho imparato due parole: salvataggio politico e salvataggio performativo" e "Molti giovani si stanno rendendo conto  di una cosa: il mondo non è così bello come lo immaginavamo. Sei arrabbiato? Se qualcuno di noi qui ha la fortuna di parlare a nome della comunità in futuro, si assicuri di ricordare la rabbia di questa sera". Diversi commenti hanno anche segnato il momento dell'annuncio. "Sapevo che l'avreste pubblicato nel cuore della notte", ha scritto un utente Weibo. "Pensavate che saremmo stati tutti a dormire? No. Non l'abbiamo fatto", ha scritto un altro utente.

La situazione attuale

Il numero di morti e il numero di persone infettate dal coronavirus di Wuhan continua a crescere, senza segni di rallentamento nonostante i severi metodi di quarantena e di controllo della popolazione messi in atto nella Cina centrale.
Il numero di casi confermati  fino a giovedì, a livello mondiale, è di 28.275, con più di 28.000 casi in Cina. Il numero di casi in Cina è cresciuto di 3.694, ovvero del 15%, rispetto al giorno precedente. Finora ci sono stati 565 decessi, tutti in Cina tranne due (uno nelle Filippine e uno a Hong Kong).


Fonte: Yong Xiong, Hande Atay Alam and Nectar Gan. Wuhan hospital announces death of whistleblower doctor Li Wenliang. CNN. February 7, 2020