Alla ricerca del defibrillatore perduto

Le linee guida ERC (European Resuscitation Council) considerano la defibrillazione precoce un anello fondamentale per la catena della sopravvivenza. Posizionare defibrillatori sul territorio e formare la cittadinanza al loro utilizzo serve a poco se la segnaletica per individuare i DAE (defibrillatori automatici esterni) è insufficiente.

Segnalare bene un defibrillatore aumenta la sua efficacia

Le linee guida ERC (European Resuscitation Council) sulla rianimazione cardiopolmonare considerano la defibrillazione precoce un anello fondamentale per la catena della sopravvivenza. Posizionare defibrillatori sul territorio e formare la cittadinanza al loro utilizzo serve a poco se la segnaletica per individuare i DAE (defibrillatori automatici esterni) è assente o insufficiente.

Nel Regno Unito si verificano circa 30.000 arresti cardiaci extraospedalieri all’anno. La percentuale di sopravvivenza non supera l’8%. Un quarto dei pazienti presenta un ritmo che si può invertire solo con la defibrillazione precoce. Tuttavia spesso il defibrillatore non è disponibile fino all’arrivo dell’ambulanza che, nel migliore dei casi, impiega sette minuti. Un tempo lunghissimo se si pensa che le possibilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% per ogni minuto di ritardo nella defibrillazione.
La defibrillazione precoce iniziata da chi assiste all’evento potrebbe potenzialmente salvare centinaia di vite ogni anno. In molti paesi sono attivi programmi per posizionare sul territorio un adeguato numero di defibrillatori ad accesso pubblico, in modo da aumentare la sopravvivenza dall’arresto cardiaco extraospedaliero. L’obiettivo dei programmi PAD (Public Access Defibrillation) è quello di ridurre il tempo del primo shock. Perchè i programmi PAD siano davvero efficaci sono necessari 3 elementi: i DAE devono essere distribuiti sul territorio in modo omogeneo ed in numero adeguato; i cittadini devono sapere come usarli; tutti devono sapere dove si trovano i DAE o come individuarli.

Uno studio recente condotto nel Regno Unito ha indagato quale impatto possa avere sull’efficacia dei progetti PAD la segnaletica che identifica i DAE pubblici e permette di conoscerne l’esatta posizione. La ricerca ha rilevato l'inadeguatezza della segnaletica per i DAE pubblici. Più di due terzi dei DAE pubblici mancavano di qualsiasi tipo di segnaletica. Nel 7,5% dei DAE pubblici con segnaletica, questa rimaneva entro un raggio di soli 5 metri dal DAE stesso. La segnaletica dovrebbe funzionare come “ripetitore”, quindi trovarsi a distanza dal DAE pubblico, ma entro il suo raggio d’azione (circa 300 metri). Pertanto, per massimizzare l'efficacia del dispositivo, la segnaletica dovrebbe essere visibile da tutte le posizioni entro il suo raggio d’azione.

Lo studio termina con raccomandazioni e suggerimenti per migliorare la situazione. In primis tutti i programmi PAD devono prevedere segnaletica necessaria a consentire una rapida localizzazione dei DAE pubblici. Questa segnaletica poi deve essere visibile dove è conservato il DAE e ovunque all'interno del suo raggio d’azione. Tra le varie utilità, oltre al simbolo DAE la segnaletica deve indicare la direzione e la distanza dal DAE. Secondo i ricercatori diminuire o annullare il ritardo nell'individuazione di un DAE si tradurrà in un significativo aumento della sopravvivenza.


Fonte: Sidebottom DB, Potter R, Newitt LK, Hodgetts GA, Deakin CD. Saving lives with public access defibrillation: A deadly game of hide and seek. Resuscitation. 2018 Jul;128:93-96. doi: 10.1016/j.resuscitation.2018.04.006.