Il Dr. Glen e il propofol

Il Premio Lasker-DeBakey per la ricerca medica clinica 2018 è andato allo scozzese John B. Glen. Il Dr. Glen ha scoperto e sviluppato il propofol, una sostanza chimica che è diventata l’agente più utilizzato in tutto il mondo per l’induzione della narcosi. Nel 2016, l’OMS aveva definito il propofol una medicina “essenziale”.

L’inventore del propofol ha vinto il Premio Lasker 2018

Il Premio Lasker-DeBakey per la ricerca medica clinica 2018 è andato allo scozzese John B. Glen. Il Dr. Glen ha scoperto e sviluppato il propofol, una sostanza chimica che è diventata l’agente più utilizzato in tutto il mondo per l’induzione della narcosi. Nel 2016, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva definito il propofol una medicina “essenziale”.  

Il programma Lasker Awards è stato creato nel 1945 per dare risalto alle scoperte biologiche fondamentali e ai progressi clinici che migliorano la salute umana. I premi Lasker riconoscono il contributo di ricercatori, clinici e dipendenti pubblici che hanno compiuto importanti progressi nella comprensione, diagnosi, trattamento, cura o prevenzione delle malattie. L’onorificenza viene assegnata dalla Lasker Foundation e riconosce ogni ogni anno quattro premi:

  1. Premio Albert Lasker per la ricerca medica di base;
  2. Premio Lasker-DeBakey per la ricerca medica clinica;
  3. Premio Lasker-Koshland per meriti speciali nelle scienze mediche;
  4. Premio Lasker-Bloomberg per il servizio pubblico.

Quest’anno il Premio Lasker-DeBakey per la ricerca medica clinica è stato assegnato al Dr. Glen, padre del propofol. Quando nel 1972 il Dr. Glen iniziò a lavorare per la compagnia farmaceutica AstraZeneca (allora si chiamava ICI, Imperial Chemical Industries), il farmaco gold standard nell’induzione dell’anestesia era il tiopentale, ad azione rapida, ma con numerosi limiti (il perdurare dello stato di incoscienza, oltre alla nausea e al vomito). Già nel 1973, Glen rilevò che un nuovo prodotto, il propofol, mostrava promettenti proprietà nei topi da esperimento non solo in termini di sedazione ma anche di affidabilità. In particolare, il composto non si accumulava nel corpo, anche dopo iniezioni multiple.

La ICI avviò studi clinici e raccolse dati su più di 1000 pazienti. Propofol produceva i suoi effetti anestetici in modo fluido e sicuro e le persone si riprendevano rapidamente, con un minimo senso di stordimento, nausea o altre spiacevoli sensazioni. Nonostante questi primi risultati positivi, gli entusiasmi vennero smorzati da alcune reazioni pericolose evidenziate in alcuni pazienti. Glen continuò a lavorare sul propofol senza arrendersi, ed insieme ai chimici della ICI riuscì a progettare un’emulsione – a base di olio di soia – che fosse in grado di mettere il propofol nelle condizioni di produrre la sua azione farmacologica senza innescare effetti collaterali pericolosi. L’emulsione a base di olio di soia dimostrò di essere ben tollerata non solo sulle cavie ma anche negli umani, e nel 1986 il propofol (nome commerciale DIPRIVAN) ricevette la regolare approvazione in Gran Bretagna, per quello che divenne un successo globale nel campo dell’anestesiologia.

Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www.storiadellamedicina.net


Fonti: Storia della medicina - www.storiadellamedicina.net.
Lasker Foundation - www.laskerfoundation.org.