A Natale e a Capodanno aumenta il rischio di infarto

Secondo uno studio svedese pubblicato sul BMJ il periodo natalizio è quello in cui si ha un aumento dell’insorgenza di infarti miocardici acuti. La vigilia di Natale, il giorno di Natale e il giorno di Capodanno sono associati ad una maggiore incidenza di infarto miocardico acuto in Svezia.

In Svezia le vacanze natalizie si associano ad un aumento degli IMA

Secondo uno studio svedese pubblicato sul BMJ il periodo natalizio è quello in cui si ha un aumento dell’insorgenza di infarti miocardici acuti. La vigilia di Natale, il giorno di Natale e il giorno di Capodanno sono associati ad una maggiore incidenza di infarto miocardico acuto in Svezia. Tra le cause l'angoscia emotiva, lo stress, l'assunzione eccessiva di cibo e di alcol, i lunghi viaggi.

La cardiopatia ischemica è in declino nei paesi ad alto reddito, ma rimane la causa più comune di morbilità e mortalità a livello mondiale. Secondo le conoscenze attuali, la malattia è multifattoriale, con fattori di rischio modificabili e non modificabili. Gli studi hanno anche dimostrato che nell'insorgenza dell'infarto miocardico possono intervenire fattori esterni. Un team di ricerca svedese ha analizzato i dati provenienti dal registro SWEDEHEART per studiare le festività nazionali, i principali eventi sportivi e gli aspetti del ritmo circadiano come trigger di infarto miocardico.

Lo studio ha analizzato 283.014 casi di infarto miocardico tra il 1998 e il 2013. Il rischio complessivo di infarto miocardico acuto (IMA) a Natale e Capodanno è risultato superiore del 15% rispetto a qualsiasi altro giorno di dicembre. L’attesa di Babbo Natale risulta essere un momento particolarmente propizio per l’insorgenza di IMA, con un rischio più alto del 37% alla vigilia di Natale rispetto alle due settimane precedenti. Nel complesso, il rischio di IMA è risultato superiore del 29% il 25 dicembre, del 21% il 26 dicembre e del 20% il giorno di Capodanno rispetto alle 2 settimane precedenti (periodo usato come controllo). La vigilia di Capodanno, invece, non è stata associata ad un aumento del rischio. Le persone dai 75 anni in su sono risultate a più alto rischio di infarto, specialmente quelle con diabete e malattie cardiache.
Lo studio evidenzia anche un’inversione di tendenza rispetto all’ora di insorgenza dell’IMA. Durante tutto l’anno, il rischio aumenta al mattino. A Natale il rischio di IMA è più alto la sera, probabilmente a causa dello stress e del cibo mangiato durante tutto il giorno. Il Capodanno, invece, presenta un aumento di rischio durante la giornata.

I ricercatori ritengono che queste evidenze possano essere determinate da molti fattori e meccanismi. Secondo lo studio, potrebbero entrare in gioco anche variabili confondenti. I picchi di diagnosi di IMA durante il periodo natalizio potrebbero essere determinati, ad esempio, dal fatto che i parenti fanno visita agli anziani in cattive condizioni di salute generale e si rendono conto che necessitano di cure ospedaliere.
Secondo gli autori, capire quali fattori, attività ed emozioni precedono questi IMA e come si differenziano da quelli che avvengono in altri giorni potrebbe aiutare a sviluppare una strategia per gestire e ridurre il numero di questi eventi.


Fonte: Mohammad MA, Karlsson S, Haddad J, Cederberg B, Jernberg T, Lindahl B, Fröbert O, Koul S, Erlinge D. Christmas, national holidays, sport events, and time factors as triggers of acute myocardial infarction: SWEDEHEART observational study 1998-2013. BMJ. 2018 Dec 12;363:k4811. doi: 10.1136/bmj.k4811.