Donazioni e trapianti: secondo miglior anno di sempre

L’attività di donazione si consolida, le liste d’attesa calano per il terzo anno consecutivo (in particolare quella per il trapianto di rene) mentre le dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi sono quasi raddoppiate, grazie al possibilità di registrare la propria scelta al rinnovo della carta d’identità elettronica.

I dati 2018 registrano l’ottimo stato di salute della Rete nazionale trapianti

L’attività di donazione si consolida, le liste d’attesa calano per il terzo anno consecutivo (in particolare quella per il trapianto di rene) mentre le dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi sono quasi raddoppiate, grazie al possibilità di registrare la propria scelta al rinnovo della carta d’identità elettronica.

Il dato 2018 sull’attività complessiva di donazione è il secondo migliore di sempre: lo scorso anno ci sono stati 1680 donatori (tra deceduti e viventi), con una  flessione di 83 unità rispetto al 2017 ma ben al di sopra della media degli ultimi 5 anni. Il trend 2014-2018 è in decisa ascesa, con una crescita delle donazioni pari al 24,4%. Anche per quanto riguarda il numero dei donatori utilizzati il dato 2018 (1370) rappresenta la seconda miglior performance in assoluto. La percentuale di opposizioni alla donazione è stata del 29,9%: un dato in leggero aumento rispetto al 2017 (28,7%) ma ancora una volta molto inferiore al 32,8% registrato nel 2016.
Complessivamente i trapianti effettuati nel 2018 sono stati 3718, di cui 3407 da donatore deceduto e 311 da vivente. Anche in questo caso si tratta del secondo miglior risultato mai registrato, un dato in calo rispetto al 2017 ma che consolida il trend di crescita degli ultimi cinque anni (+20,4%). È stato il Centro trapianti di Torino a realizzare il maggior numero di interventi complessivi (377) davanti a Padova, Pisa, Bologna, Verona e Milano Niguarda.

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Analizzando i dati su base regionale, emerge ancora una volta il quadro di un’Italia a due velocità: i volumi di attività nelle regioni centro-settentrionali sono ancora molto superiori a quelli del Sud. Da segnalare il caso virtuoso della Sardegna, dove a livello locale i donatori utilizzati sono saliti in termini assoluti del 18,9% in un solo anno (da 37 a 44 ).

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In crescita netta l’attività di donazione a cuore fermo, una delle sfide principali in cui è impegnata la Rete nazionale trapianti: gli accertamenti con criteri cardiaci eseguiti sono stati 73 (+32,7% rispetto al 2017) mentre i trapianti effettuati sono saliti da 32 a 47 (+46,9%).  
Il consolidamento dell’attività di donazione e trapianto è confermato dal calo delle liste d’attesa: i pazienti che al 31 dicembre scorso aspettavano un trapianto erano 8.713 contro gli 8.743 di 12 mesi prima. Si tratta della terza diminuzione consecutiva. A trainare il calo è soprattutto la lista d’attesa per il trapianto di rene, che nell’ultimo anno è scesa da 6.683 a 6.545 (-2,1%), con una diminuzione del 5,9% nell’ultimo triennio.

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Per quanto riguarda le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi, la Rete nazionale trapianti non ne ha mai raccolte tante come nel 2018. Al 31 dicembre scorso le dichiarazioni registrate erano quasi 4 milioni e mezzo, ovvero oltre 1,9 milioni in più rispetto al 2017: un aumento del 76,15%. Tra i cittadini che hanno comunicato la loro volontà, l’81,2% ha espresso il proprio consenso, mentre il 18,9% ha notificato un’opposizione. A trainare la crescita delle dichiarazioni è il raddoppio dei Comuni nei quali è possibile registrare la propria volontà in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d’identità.


Fonti: Centro Nazionale Trapianti Istituto Superiore di Sanità. Donazioni e trapianti, i dati 2018 - Liste d'attesa in calo, volano le dichiarazioni di volontà. http://www.trapianti.salute.gov.it
Report di attività 2018: http://www.trapianti.salute.gov.it/imgs/C_17_primopianoCNT_443_listaFile_itemName_0_file.pdf