Epidemia da oppioidi, riguarda solo gli USA? (parte seconda)

La crisi degli oppioidi negli Stati Uniti ha ucciso più di 200.000 persone. Dietro ci sarebbe il colosso farmaceutico Purdue Pharma. L’azienda è stata coinvolta nella commercializzazione e distribuzione di oppiacei fin dall'inizio della crisi ed è stata accusata, in varie cause legali, di pratiche ingannevoli.

I Sackler, la famiglia che ha costruito un impero economico sul dolore

La crisi degli oppioidi negli Stati Uniti ha ucciso più di 200.000 persone. Dietro ci sarebbe il colosso farmaceutico Purdue Pharma. L’azienda è stata coinvolta nella commercializzazione e distribuzione di oppiacei fin dall'inizio della crisi ed è stata accusata, in varie cause legali, di pratiche ingannevoli.

Se siete appassionati d’arte e amate viaggiare, vi sarete sicuramente imbattuti più volte nel nome della famiglia Sackler. Lo Smithsonian Museum di Washington ospita la Arthur M. Sackler Gallery. Il Metropolitan Museum of Art di New York ha un'ala Sackler, ma anche il Louvre (l'ala Sackler delle antichità orientali). C'è un Sackler Museum ad Harvard e un Sackler Center for Arts Education al Guggenheim. Di recente questi musei si stanno dissociando dalla famiglia Sackler. È tutto iniziato a marzo, quando la National Portrait Gallery britannica ha annunciato di non accettare una donazione di 1,3 milioni di dollari da parte del Sackler Trust. Il Guggenheim Museum di New York e il Tate Museum di Londra hanno annunciato che non accetteranno ulteriori donazioni dei Sackler.

Secondo Forbes, i Sackler sono oggi una delle famiglie più ricche d'America, con un patrimonio netto collettivo di tredici miliardi di dollari. La maggior parte della fortuna dei Sackler è stata accumulata solo negli ultimi decenni, eppure la fonte della loro ricchezza è sconosciuta alla maggior parte delle persone. I Sackler sono intervistati regolarmente per le loro azioni filantropiche, ma non parlano quasi mai dell'azienda di famiglia, la Purdue Pharma, una società privata che ha sviluppato l'antidolorifico OxyContin. Al suo rilascio, nel 1995, OxyContin fu presentato come una scoperta medica sensazionale, in grado di aiutare i pazienti affetti da dolore cronico. Il farmaco ha generato circa trentacinque miliardi di dollari di entrate per Purdue.

Ma l'OxyContin è un farmaco controverso. Il suo principio attivo, l’ossicodone, è un parente prossimo dell'eroina. I medici sono sempre stati riluttanti a prescrivere oppiacei forti, fatta eccezione per il dolore oncologico e per le cure palliative di fine vita. I medici hanno sempre temuto la capacità di questi farmaci di creare dipendenza.
Purdue lanciò OxyContin con una campagna di marketing che cercò di contrastare questo atteggiamento e di cambiare le abitudini di prescrizione dei medici. L'azienda finanziò la ricerca e pagò i medici per dimostrare che le preoccupazioni per la dipendenza da oppioidi erano eccessive e che OxyContin poteva trattare in modo sicuro una gamma sempre più ampia di malattie. Per milioni di pazienti il farmaco fu la vera soluzione al loro dolore. Ma molti iniziarono ad averne dipendenza e, non potendo permettersi gli antidolorifici da prescrizione o non riuscendo a farseli prescrivere, iniziarono a procacciarsi l’eroina.

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Purdue oggi viene accusata per aver condotto pratiche di marketing disoneste che avrebbero fatto prescrivere OxyContin a pazienti che non ne avevano bisogno, o per aver fornito modelli di dosaggio sbagliati per indurre dipendenza.
Negli Stati Uniti, Purdue e tre dirigenti sono stati multati per oltre 600 milioni di dollari dopo essersi dichiarati colpevoli, nel 2007, di aver erroneamente etichettato OxyContin, minimizzando la sua capacità di dare dipendenza. Purdue ed i Sackler quest'anno hanno accettato di pagare altri 270 milioni di dollari all'Oklahoma per chiudere una causa sul marketing ingannevole, che avrebbe contribuito a scatenare l'epidemia di dipendenza dagli Stati Uniti.
L'azienda si è sempre difesa con veemenza, facendo notare la Food and Drug Administration degli Stati Uniti aveva regolarmente approvato OxyContin per il dolore cronico. Centinaia di cause sono ancora in corso contro Purdue e altre aziende.

Sembrerebbe che la famiglia Sackler non abbia limitato le proprie azioni ai soli Stati Uniti. Secondo gli accusatori, infatti, attraverso Mundipharma avrebbe facilitato l’uso di oppioidi anche in altri paesi. Mundipharma, come Purdue, è di proprietà di una rete di trust a beneficio dei Sackler. La rete di Mundipharma opera attualmente in più di 120 paesi e un gruppo di mercati emergenti si è esteso in Asia, Africa e America Latina, vendendo un assortimento di farmaci che include gli oppioidi. Un articolo del Los Angeles Times del 2016 ha riportato che Mundipharma stava ripetendo alcune delle controverse tattiche di marketing di Purdue all'estero, spingendo il rappresentante degli Stati Uniti Clark e altri 11 membri del Congresso a sollecitare l'Organizzazione Mondiale della Sanità a intervenire prima che altre nazioni si trovino a gestire una epidemia da oppiacei.
Negli Stati Uniti stanno diminuendo le raccomandazioni degli oppiacei per il dolore cronico. Nel 2016, i Centers for Disease Control hanno pubblicato linee guida che non trovano alcuna evidenza che gli oppiacei siano efficaci a lungo termine e che i rischi superino di gran lunga i benefici.
Nello stesso anno, Mundipharma in Italia ha pubblicato i risultati di uno studio secondo il quale quasi la metà degli italiani soffre di dolore cronico. Il comunicato stampa offriva anche una soluzione: antidolorifici oppiacei.


Fonti: Galofaro C, D’Emilio F. Purdue foreign arm caught up in opioid probe in Europe. AP News. May 29 2019
Kelsey P. The Sackler family made their fortune in opioids — and museums are rejecting their donations. Vox. May 15 2019
Radden Keefe P. The family that built an empire of pain. The New Yorker. October 23 2017