Gli effetti del vaccino sul Long-COVID

Un piccolo studio su pazienti vaccinati suggerisce che la vaccinazione non si associa al peggioramento dei sintomi o della qualità della vita in pazienti con sintomi persistenti dopo la COVID-19 acuta (sindrome Long-COVID).

La vaccinazione non peggiora i sintomi del Long-COVID

Un piccolo studio su pazienti vaccinati con vaccino Pfizer-BioNTech o Oxford-AstraZeneca suggerisce che la vaccinazione non si associa al peggioramento dei sintomi o della qualità della vita in pazienti con sintomi persistenti dopo la COVID-19 acuta (sindrome Long-COVID). Questi risultati possono incoraggiare i pazienti affetti da Long-COVID che hanno esitazioni nei confronti della vaccinazione. Il case report è pubblicato in Annals of Internal Medicine.

Alcuni pazienti sviluppano il Long-COVID, una sintomatologia prolungata che persiste dopo la fase acuta dell’infezione da SARS-CoV-2. Poiché la base immunologica di questa situazione è sconosciuta, esiste chi pensa che la vaccinazione anti-COVID possa peggiorare i sintomi della sindrome. I ricercatori del North Bristol NHS Trust, Bristol, Regno Unito, hanno descritto la qualità della vita e i sintomi dopo la vaccinazione anti-COVID in una serie di pazienti con sintomi persistenti 8 mesi dopo il ricovero per infezione da SARS-CoV-2.

I casi descritti sono stati identificati tra 163 pazienti affetti da COVID-19 ricoverati in un solo ospedale del Regno Unito e reclutati prospetticamente in uno studio osservazionale con follow-up clinico a 8 mesi dal ricovero. Ogni 12 settimane, sono stati somministrati la Short Form-36 Health Survey (SF-36) e la Warwick-Edinburgh Mental Wellbeing Scale (WEMWBS) ed è stata organizzata una visita per conoscere la sintomatologia. Prima della vaccinazione con vaccino Pfizer-BioNTech o Oxford-AstraZeneca, i pazienti hanno riferito un totale di 159 sintomi, tra cui affaticamento (75%), dispnea (61%) e insonnia (53%). Inoltre, la qualità della vita era marcatamente ridotta rispetto alla norma.
Tutti i partecipanti sono stati rivalutati circa 1 mese dopo la vaccinazione, e sono stati ripetuti i questionari sulla qualità della vita e la visita per indagare sui sintomi, con domande specifiche su eventuali cambiamenti (miglioramento, peggioramento, nessun cambiamento). Ai partecipanti è stato chiesto di confermare lo stato di vaccinazione solo dopo la valutazione dei sintomi per minimizzare gli errori dovuti a un'associazione percepita tra la valutazione e la vaccinazione. Successivamente è stato chiesto loro quali fossero gli effetti avversi temporalmente correlati al vaccino.
Tra i 44 partecipanti che avevano assunto 1 dose di vaccino, l'82% ha riportato almeno 1 sintomo persistente. Tra i 159 sintomi riportati prima della vaccinazione, il 23,2% era migliorato, il 5,6% era peggiorato e il 71,1% era rimasto uguale. Non c'è stato alcun peggioramento significativo nelle metriche di qualità della vita prima rispetto a dopo la vaccinazione. Nessuna differenza in qualsiasi misura di risultato è stata identificata tra i due diversi vaccini.

Secondo i ricercatori, queste osservazioni sono importanti perché possono rassicurare il crescente numero di persone che sperimentano il Long-COVID sul fatto che il vaccino (a RNA messaggero o vettore adenovirale) non è associato a una diminuzione della qualità della vita o al peggioramento dei sintomi. Sono necessari ulteriori lavori che includano appropriati controlli non vaccinati per confermare la tendenza rilevata in questa analisi.


Fonte: Arnold DT, Milne A, Samms E, Stadon L, Maskell NA, Hamilton FW. Symptoms After COVID-19 Vaccination in Patients With Persistent Symptoms After Acute Infection: A Case Series. Ann Intern Med. 2021 May 25. doi: 10.7326/M21-1976. Epub ahead of print. PMID: 34029484.