Global Tuberculosis Report 2018

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato ieri il Global Tuberculosis Report 2018. Secondo il rapporto la tubercolosi rimane la malattia infettiva più mortale al mondo anche se gli sforzi globali hanno evitato dal 2000 circa 54 milioni di morti. L’OMS chiede ai capi di stato e di governo di rispettare l’obiettivo di debellare la malattia entro il 2030.

I morti per tubercolosi a livello globale sono in diminuzione, ma bisogna fare di più

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato ieri il Global Tuberculosis Report 2018. Secondo il rapporto la tubercolosi rimane la malattia infettiva più mortale al mondo anche se gli sforzi globali hanno evitato dal 2000 circa 54 milioni di morti. L’OMS chiede ai capi di stato e di governo una mobilitazione senza precedenti per rispettare l’obiettivo di debellare la malattia entro il 2030.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel suo ultimo Global Tuberculosis Report 2018, afferma che non si sta facendo abbastanza per contrastare la tubercolosi (TBC). Sebbene nel 2015 le Nazioni Unite ed i paesi membri dell’OMS abbiano definito l’obiettivo di eradicare la tubercolosi entro il 2030, l’impegno profuso finora non è stato sufficiente. L’OMS chiede un’accelerazione della risposta, investendo competenze e risorse finanziarie. Esorta un'azione decisiva da parte dei quasi 50 capi di stato e di governo che si riuniranno a new York il prossimo 26 settembre in occasione dell’incontro United to end tuberculosis: an urgent global response to a global epidemic.

Il rapporto stima che nel 2017 abbiano sviluppato la malattia 10 milioni di persone, tra cui 5,8 milioni di uomini, 3,2 milioni di donne e 1 milione di bambini. Nel 2016 si erano ammalate 10,4 milioni di persone. A livello globale, il tasso di incidenza della tubercolosi è in calo di circa il 2% all'anno. Ma il rapporto afferma che il tasso di incidenza globale deve scendere del 4-5% ogni anno per raggiungere il primo obiettivo fondamentale della strategia End TB: una riduzione del 20% entro il 2020 (rispetto al 2015). La strategia mira a ridurre l'incidenza della tubercolosi dell'80% entro il 2030.
Allo stesso modo, il numero di morti per TBC stimati è sceso da 1,7 milioni nel 2016 a 1,6 milioni nel 2017. Il tasso di mortalità è sceso dal 23% nel 2000 al 16% nel 2017, ma deve scendere al 10% entro il 2020 nell'ambito della strategia End TB, che mira a ridurre del 90% i decessi entro il 2030.
Le due vie principali per ridurre l'incidenza e la morte da TBC sono la diagnosi e il trattamento, aree in cui permangono grandi e persistenti lacune, secondo il rapporto. Dei 10 milioni di persone che si sono ammalate di tubercolosi nel 2017, solo 6,4 milioni sono state ufficialmente registrate dai sistemi nazionali, lasciando 3,6 milioni di persone non diagnosticate, o rilevate ma non segnalate. Dieci paesi hanno rappresentato l'80 per cento di questa lacuna, secondo il rapporto. India, Indonesia e Nigeria sono in cima alla lista. Anche la copertura del trattamento, pari al 64%, è in ritardo e deve aumentare almeno al 90% entro il 2025 per raggiungere gli obiettivi di porre fine alla TBC entro il 2030.
Per migliorare urgentemente i tassi di rilevazione, diagnosi e trattamento, l'OMS e i partner hanno lanciato una nuova iniziativa per fornire assistenza di qualità a 40 milioni di persone con TBC dal 2018 al 2022.

Per quanto riguarda l’Italia, secondo i dati del Ministero della Salute, la TBC è una patologia relativamente rara. Il numero dei casi di TBC notificati in Italia mostra una lenta e progressiva diminuzione dell’incidenza passando da 9,5 casi per 100.000 abitanti nel 1995 a 6,5 casi per 100.000 nel 2017 (numero casi segnalati nel 2017: 3.944).


Fonti: WHO. Global Tuberculosis Report 2018
Ministero della Salute