I bambini blu

Il 29 novembre 1944, una bambina malata fu trasportata in una sala operatoria del Johns Hopkins Hospital di Baltimora per il primo tentativo di trattare la tetralogia di Fallot. Questa malformazione cardiaca, pericolosa per la vita, è conosciuta anche come la blue baby syndrome.

La storia del primo intervento chirurgico per correggere la tetralogia di Fallot

Il 29 novembre 1944, una bambina malata fu trasportata in una sala operatoria del Johns Hopkins Hospital di Baltimora per il primo tentativo di trattare la tetralogia di Fallot. Questa malformazione cardiaca, pericolosa per la vita, è conosciuta anche come la blue baby syndrome. La procedura divenne nota come Blalock-Taussig shunt. La storia di questo primo intervento è raccontata nel film “Something the Lord made”.

Nel 1944 il dottor Blalock e la dottoressa Taussig decisero di procedere con l'anastomosi tra l'arteria succlavia e l'arteria polmonare in una bambina affetto da tetralogia di Fallot.
In quegli anni Alfred Blalock era primario di chirurgia del Johns Hopkins Hospital , nonché professore e direttore del dipartimento di chirurgia della facoltà di medicina. Blalock era coadiuvato dal tecnico di ricerca chirurgica Vivien Thomas. La loro collaborazione durò oltre 30 anni. Thomas, che non aveva alcun titolo accademico, era noto per la sua grande intelligenza e la sua superba abilità chirurgica.
Un giorno, mentre Blalock stava discutendo dei suoi progressi sulla coartazione, la cardiologa Helen Taussig gli presentò il problema della blue baby syndrome, ipotizzando che uno shunt arterioso potesse fornire più sangue ai polmoni e, quindi, a tutto l’organismo. “If you could put the carotid artery into the descending aorta, couldn't you put the subclavian artery into the pulmonary artery?” disse. La dottoressa Helen Taussig era convinta che l'operazione avrebbe aiutato i pazienti.

La piccola paziente che, suo malgrado, inaugurò l’era moderna della cardiochirurgia, fu Eileen Saxon, "The Blue Baby". Eileen aveva le labbra e le dita blu, mentre il resto della pelle aveva una leggerissima sfumatura blu. Riusciva solo a fare pochi passi prima di diventare dispnoica.
Il 29 novembre 1944, Eileen fu il primo essere umano a sottoporsi ad uno shunt Blalock-Taussig. Aveva 15 mesi. L’intervento fu eseguito dal dottor Alfred Blalock, con Vivien Thomas alle sue spalle, per consigliarlo nell’esecuzione dell’intervento. L'intervento era stato progettato ed eseguito per la prima volta su cani da laboratorio da Thomas, che aveva poi insegnato la tecnica a Blalock. Anche se Thomas aveva perfezionato la tecnica, non potè eseguire l'intervento perché non era un medico.

L'intervento non ebbe pieno successo, dato che Eileen Saxon tornò a manifestare cianosi qualche mese dopo. Fu tentato un altro shunt sul lato opposto del torace, ma la piccola, molto vicina al suo secondo compleanno, morì pochi giorni dopo. Anche se Eileen morì, visse abbastanza a lungo per dimostrare che l'operazione avrebbe funzionato e si sarebbero potuti salvare decine di migliaia di bambini. Il team di Blalock scoprì poi che l'intervento avrebbe funzionato meglio su bambini più grandi.

La storia del dottor Alfred Blalock, un medico bianco, benestante, primario di chirurgia, e del tecnico di laboratorio Vivien Thomas, nero, ex falegname con il sogno di diventare medico, entrambi protagonisti della svolta medica che salvò migliaia di vite è raccontata nel film “Something the Lord Made” del 2004.


Fonti: De Luca C. Something the Lord Made: ovvero il blu si tramutò in rosa. 14 aprile 2019. http://www.storiadellamedicina.net
The blue baby operation. The Alan Mason Chesney Medical Archives of the Johns Hopkins Medical Institutions. https://medicalarchives.jhmi.edu:8443/page1.htm