I pazienti con COVID-19 più a rischio

L'età avanzata, l'elevato punteggio SOFA e i livelli di D-dimero nel sangue >1 μg/mL al momento del ricovero sono fattori di rischio significativi in fase iniziale per una prognosi sfavorevole e un alto rischio di mortalità ospedaliera nei pazienti con COVID-19.

Su Lancet un’indagine sui fattori di rischio di mortalità ospedaliera nei pazienti con COVID-19

Secondo uno studio pubblicato su Lancet, l'età avanzata, l'elevato punteggio SOFA e i livelli di D-dimero nel sangue >1 μg/mL al momento del ricovero sono fattori di rischio significativi in fase iniziale per una prognosi sfavorevole e un alto rischio di mortalità ospedaliera nei pazienti con COVID-19.

Ricercatori cinesi hanno effettuato uno studio di coorte retrospettivo su pazienti adulti (≥18 anni) con COVID-19 confermato in laboratorio ricoverati al Jinyintan Hospital (n=135) e al Wuhan Pulmonary Hospital (n=56), Cina. Sono stati inclusi solo i pazienti dimessi dall'ospedale (n=137) o morti (n=54) dal 29 dicembre 2019 al 31 gennaio 2020.
I dati demografici, clinici, di trattamento e di laboratorio dei pazienti sono stati ricavati dalle cartelle cliniche. Il confronto dei dati è stato fatto tra i soggetti sopravvissuti e i soggetti deceduti. Il team di ricerca ha analizzato i fattori di rischio associati alla mortalità ospedaliera.

L'età media era di 56 anni (scarto interquartile IQR= 46-67 anni), e variava da 18 a 87 anni. Le comorbilità erano presenti in circa il 50% dei pazienti, in particolar modo erano presenti ipertensione (30%), diabete (19%), malattie coronariche (8%).
I sintomi più comuni al momento del ricovero erano febbre (94%) e tosse (79%). Alla maggioranza (95%) dei pazienti sono stati somministrati antibiotici e al 21% sono stati somministrati antivirali (lopinavir/ritonavir). Il tempo mediano dall'inizio della malattia alla dimissione è stato di 22 giorni (IQR, 18-25 giorni) e il tempo mediano dall’inizio della malattia alla morte è stato di 18,5 giorni (IQR, 15-22 giorni). La ventilazione meccanica è stata necessaria in 32 pazienti (17%), di cui 31 (97%) sono morti. L'ECMO è stata utilizzata in tre pazienti, tutti morti. Le complicanze comuni includevano sepsi (59%), sindrome da distress respiratorio acuto (31%), insufficienza cardiaca (23%), shock settico (20%), coagulopatia (19%), e lesioni cardiache acute (17%).

Per l'analisi di regressione lineare multivariata sono stati inclusi 171 pazienti con dati completi (53 deceduti e 118 sopravvissuti). L'aumento delle probabilità di morte in ospedale è stato associato all'età avanzata, ad un alto punteggio SOFA (Sequential Organ Failure Assessment) e ad un valore di D-dimero >1 µg/ml al ricovero.
Per i sopravvissuti, la durata media di dispersione virale (viral shedding) dal corpo è stata di 20 giorni (IQR, 17-24 giorni) dall'inizio della malattia.

Questo studio di coorte retrospettivo offre importanti informazioni sui fattori di rischio per la mortalità nei pazienti adulti ricoverati con COVID-19. L'età avanzata, l'elevato punteggio SOFA e gli elevati livelli di D-dimero potrebbero aiutare i medici a identificare i pazienti infettati da COVID-19 con un maggiore rischio di mortalità. Questo studio ha inoltre documentato la lunga durata di dispersione virale, sottolineando l'importanza dell'isolamento dei pazienti infetti e del distanziamento sociale.

 


Fonte: Zhou F, Yu T, Du R, Fan G, Liu Y, Liu Z, Xiang J, Wang Y, Song B, Gu X, Guan L, Wei Y, Li H, Wu X, Xu J, Tu S, Zhang Y, Chen H, Cao B. Clinical course and risk factors for mortality of adult inpatients with COVID-19 in Wuhan, China: a retrospective cohort study. Lancet. 2020 Mar 11. pii: S0140-6736(20)30566-3. doi: 10.1016/S0140-6736(20)30566-3.