I risultati degli atleti potrebbero dipendere dal microbiota

In un articolo pubblicato questa settimana su Nature Medicine, ricercatori del Wyss Institute di Harvard hanno rivelato di aver trovato nell’intestino dei maratoneti un particolare tipo di batteri che potrebbero contribuire ad aumentare il livello delle loro prestazioni fisiche.

La differenza tra i campioni e gli atleti mediocri potrebbe risiedere nel loro intestino

Cosa separa gli atleti mediocri dai campioni? A parte anni e anni di allenamento, dedizione e doti innate, forse è il microbiota a fare la differenza. In un articolo pubblicato questa settimana su Nature Medicine, i ricercatori del Wyss Institute di Harvard hanno rivelato di aver trovato nell’intestino dei maratoneti un particolare tipo di batteri che potrebbero contribuire al livello delle loro prestazioni.

Batteri sviluppati nell’intestino di alcuni corridori dopo una maratona hanno migliorato la performance di topi di laboratorio messi su un tapis roulant. Sembra che questi batteri, col loro metabolismo, siano in grado di aumentare la resistenza fisica.
Per preparare lo studio, i ricercatori hanno raccolto campioni di feci da 15 corridori di alto livello per cinque giorni prima e dopo la maratona di Boston del 2015. Hanno poi confrontato il pool microbico degli atleti con quello delle feci di 10 soggetti non corridori. I corridori, dopo la gara, mostravano di avere in abbondanza batteri del genere Veillonella. Il team di ricerca ha anche notato un aumento di Veillonella in un gruppo di 87 maratoneti e vogatori olimpici dopo un allenamento.
I ricercatori hanno poi coltivato un ceppo, Veillonella atypica, da un corridore e lo hanno trasferito in alcuni topi. Non tutti i topi hanno risposto al trattamento, ma, in media, i topi che hanno ricevuto i batteri del genere Veillonella hanno usato il tapis roulant per il 13 per cento in più rispetto al gruppo di controllo.

Lo studio aggiunge altre informazioni su come i batteri del nostro intestino possano influenzare  diversi aspetti della salute e della malattia umana. Lo studio è uno dei primi a dimostrare un forte esempio di simbiosi tra i batteri e il loro ospite.
Sembra che le specie di Veillonella usino l'acido lattico come fonte primaria di cibo, che  poi metabolizzano in acetato e propionato, acidi grassi a corta catena. L'acido lattico si accumula nei muscoli durante un esercizio fisico faticoso e prolungato quando manca l'ossigeno, quindi il miglioramento delle prestazioni potrebbe essere legato alla capacità di questi batteri di rimuovere l'acido lattico in eccesso.
Un’altra ipotesi che potrebbe spiegare il miglioramento delle prestazioni fisiche suggerisce che questo sia dato dall’aumento dei livelli di propionato, piuttosto che dalla diminuzione di acido lattico. Il propionato ha precedentemente dimostrato di aumentare la frequenza cardiaca e il tasso massimo di consumo di ossigeno nei topi, di aumentare il dispendio energetico a riposo e l'ossidazione lipidica negli esseri umani a digiuno.

L'esercizio fisico è una parte importante di uno stile di vita sano, ma le persone con disturbi metabolici potrebbero non essere in grado di allenarsi a un livello che potrebbe avere un effetto tangibile sulla prevenzione di alcune malattie. I risultati dello studio suggeriscono che la somministrazione di integratori probiotici contenenti Veillonella potrebbe fornire una spinta sufficiente per un esercizio fisico efficace.
Gli autori dello studio intendono fare una sperimentazione clinica per studiare meglio il fenomeno.

 

Fonte: Scheiman J, Luber JM, Chavkin TA, MacDonald T, Tung A, Pham LD, Wibowo MC, Wurth RC, Punthambaker S, Tierney BT, Yang Z, Hattab MW, Avila-Pacheco J, Clish CB, Lessard S, Church GM, Kostic AD. Meta-omics analysis of elite athletes identifies a performance-enhancing microbe that functions via lactate metabolism. Nature Medicine (2019). DOI https://doi.org/10.1038/s41591-019-0485-4