I vaccini diminuiscono l’ospedalizzazione per COVID-19

Un recente rapporto dei CDC conclude che negli Stati Uniti i vaccini Moderna e Pfizer-BioNTech hanno fornito un alto livello di protezione contro le ospedalizzazioni per COVID-19.

Tutti i vaccini COVID-19 approvati o autorizzati dalla FDA forniscono una protezione sostanziale contro l'ospedalizzazione da COVID-19

Un recente rapporto conclude che negli Stati Uniti i vaccini Moderna e Pfizer-BioNTech hanno fornito un alto livello di protezione contro le ospedalizzazioni per COVID-19. Inoltre, misurati i livelli anticorpali post-vaccinazione, è stato evidenziato che i soggetti vaccinati con Moderna e Pfizer-BioNTech avevano anche livelli di anticorpi anti-SARS-CoV-2 post vaccinazione più alti rispetto a chi ha assunto il vaccino a vettore virale di Janssen.

Negli Stati Uniti sono tre i vaccini anti-COVID autorizzati per gli adulti: due vaccini mRNA a 2 dosi, mRNA-1273 di Moderna e BNT162b2 di Pfizer-BioNTech, e un vaccino a vettore virale a 1 dose (Ad26.COV2 di Janssen - Johnson & Johnson).
Per valutare l'efficacia di questi vaccini nel prevenire l'ospedalizzazione per COVID-19, i CDC (Centers for Disease Control and Prevention) hanno condotto un'analisi caso-controllo tra 3.689 adulti di età ≥18 anni che sono stati ricoverati in 21 ospedali statunitensi in 18 stati nel periodo 11 marzo-15 agosto 2021.
Un'ulteriore analisi ha confrontato i livelli di anticorpi nel siero per il virus SARS-CoV-2 tra 100 volontari sani arruolati in tre ospedali 2-6 settimane dopo la vaccinazione completa con il vaccino anti-COVID Moderna, Pfizer-BioNTech, e Janssen. Sono stati esclusi i pazienti con condizioni di immunocompromissione.

L’efficacia del vaccino (VE,  vaccine effectiveness) contro le ospedalizzazioni da COVID-19 era più alta per il vaccino Moderna (93%; 95% CI = 91%-95%) che per il vaccino Pfizer-BioNTech (88%; 95% CI = 85%-91%; p = 0,011). La VE per entrambi i vaccini mRNA era più alta di quella del vaccino Janssen (71%; 95% CI = 56%-81%; p < 0,001).
Le differenze di VE tra il vaccino Moderna e Pfizer-BioNTech potrebbero essere dovute al maggiore contenuto di mRNA nel vaccino Moderna, alle differenze nei tempi tra le dosi (3 settimane per Pfizer-BioNTech contro 4 settimane per Moderna), o a possibili differenze tra i gruppi che hanno ricevuto ciascun vaccino che non sono state prese in considerazione nell'analisi.
Per l'analisi VE, sono stati reclutati prospetticamente per un'analisi caso-controllo adulti di età ≥18 anni ammessi in 21 ospedali  senza una condizione di immunocompromissione. I pazienti-caso sono stati ricoverati in un ospedale con COVID-19. I pazienti-controllo erano adulti ricoverati in un ospedale con test RT-PCR per SARS-CoV-2 negativo.
Sono stati inclusi nella ricerca 3.689 pazienti (1.682 pazienti-caso e 2.007 pazienti-controllo). Nel complesso, 2.362 (64,0%) pazienti non erano vaccinati; 476 (12,9%) erano completamente vaccinati con il vaccino Moderna; 738 (20,0%) erano completamente vaccinati con il vaccino Pfizer-BioNTech; e 113 (3,1%) erano completamente vaccinati con il vaccino Janssen. Tra tutti i partecipanti, l'età mediana era di 58 anni, il 48% erano donne.

Anche se per i vaccini anti-COVID non è stato stabilito un correlato immunologico della protezione, i titoli anticorpali dopo l'infezione e la vaccinazione sono stati associati alla protezione dall’infezione. Per l'analisi degli anticorpi post-vaccinazione, sono stati reclutati durante il periodo 6 aprile-4 giugno 2021 adulti sani di età ≥18 anni senza alcuna precedente infezione da SARS-CoV-2. I campioni sono stati raccolti 2-6 settimane dopo la seconda dose di vaccino Moderna e Pfizer-BioNTech o la singola dose di vaccino Janssen. Sono stati condotti test per rilevare tre antigeni SARS-CoV-2: la proteina spike (anti-spike); la RBD spike (anti-RBD); e il nucleocapside (anti-nucleocapside). I livelli di IgG sono stati misurati utilizzando il kit V-PLEX SARS-CoV-2 panel 2 (Meso Scale Diagnostics) e riportati in binding antibody unit (BAU) per millilitro.
I livelli di anti-RBD erano più alti nei partecipanti vaccinati con il vaccino Moderna (mediana = 4.333; intervallo interquartile [IQR] = 3.134-7.197; 95% CI = 3.393-5.384 BAU/mL) rispetto a quelli che hanno assunto il vaccino Pfizer-BioNTech (mediana = 3.217; IQR = 2.048-4.668; 95% CI = 2.325-3.742 BAU/mL) (p = 0. 033) o il vaccino Janssen (mediana = 57; IQR = 26-94; 95% CI = 30-90 BAU/mL) (p<0.001) (Figura).
I livelli di IgG anti-spike nei partecipanti vaccinati con il vaccino Moderna (mediana = 3.236; IQR = 2.125-4.975, 95% CI = 2.479-3.774 BAU/mL) non differiva significativamente da quelli nei destinatari del vaccino Pfizer-BioNTech (mediana = 2.983; IQR = 1.954-4.059; 95% CI = 1.936-3.085 BAU/mL) (p = 0. 217), ma erano significativamente superiori ai livelli nei partecipanti che hanno assunto il vaccino Janssen (mediana = 59; IQR = 30-104; 95% CI = 32-97 BAU/mL) (p<0.001).

 

cdc_anticorpi

Livello di anticorpi anti-COVID (credit: CDC)

 

Pur considerando i diversi limiti di questa ricerca (ad esempio il fatto che non siano stati considerati i bambini, gli adulti immunocompromessi, o la VE contro COVID-19 che non ha comportato l'ospedalizzazione), il rapporto conclude che le due dosi di vaccino Moderna e Pfizer-BioNTech hanno fornito un'elevata VE per la prevenzione dei ricoveri COVID-19.
La comprensione delle differenze di VE in base al prodotto vaccinale può guidare le scelte individuali e le raccomandazioni politiche relative ai richiami del vaccino.

 

Fonte: Self WH, Tenforde MW, Rhoads JP, et al. Comparative Effectiveness of Moderna, Pfizer-BioNTech, and Janssen (Johnson & Johnson) Vaccines in Preventing COVID-19 Hospitalizations Among Adults Without Immunocompromising Conditions — United States, March–August 2021. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. ePub: 17 September 2021. DOI: http://dx.doi.org/10.15585/mmwr.mm7038e1