Il deficit di vitamina D tra i fattori di rischio delle ILD

Trovato un collegamento tra bassi livelli di vitamina D e una maggiore incidenza di malattie infiammatorie dei polmoni. Si sapeva già che la vitamina D gioca un ruolo importante nelle malattie ostruttive del polmone quali l'asma e la BPCO. Adesso sappiamo che esiste un’associazione con le ILD (Interstitial Lung Diseases).

Una nuova ricerca evidenzia l'importanza delle proprietà antinfiammatorie della vitamina D

Uno studio osservazionale di 10 anni trova un collegamento tra bassi livelli di vitamina D e una maggiore incidenza di malattie infiammatorie dei polmoni tra cui le pneumopatie interstiziali. Esisteva già in letteratura evidenza che la vitamina D gioca un ruolo importante nelle malattie ostruttive del polmone quali l'asma e la BPCO. Adesso sappiamo che esiste un’associazione con le ILD (Interstitial Lung Diseases).

Le pneumopatie interstiziali diffuse (Interstitial Lung Diseases, ILD) sono un gruppo eterogeneo di disordini caratterizzati da ispessimento dei setti alveolari, proliferazione dei fibroblasti, deposizione di collagene e, se il processo permane incontrollato, fibrosi polmonare. I pazienti affetti da ILD soffrono di mancanza di respiro, tosse secca, progressiva perdita di peso e aumento della stanchezza. Sebbene la causa esatta e l'eziologia della ILD non siano ben stabilite, sono stati identificati alcuni importanti fattori di rischio che contribuiscono alla progressione della malattia. Questi includono il fumo, le tossine ambientali come l'amianto e la polvere di carbone, i disordini autoimmuni e le infezioni. A causa delle ILD nel mondo ogni anno muoiono mediamente 490.000 persone. Dalla diagnosi i pazienti con ILD vivono per circa cinque anni. Attualmente non esiste alcuna cura o trattamento per le ILD.

Un team di ricercatori della Johns Hopkins University ha studiato i possibili fattori di rischio delle ILD. Lo studio di coorte è durato 10 anni e ha incluso un campione di oltre 6.000 adulti. Alla prima visita clinica sono stati raccolti e analizzati campioni di sangue dei partecipanti. Il 30% è risultato avere un deficit di vitamina D. Dopo un periodo di 10 anni, i partecipanti sono stati sottoposti a una TC del polmone. La popolazione con deficit di vitamina D ha mostrato un danno tissutale maggiore

L’analisi ha concluso che le persone con deficit di vitamina D hanno evidenziato maggiori probabilità di sviluppare una pneumopatia interstiziale. Lo studio suggerisce che livelli adeguati di vitamina D possono essere importanti per la salute dei polmoni. Il deficit di vitamina D può quindi essere aggiunto all'elenco dei fattori di rischio delle ILD. Secondo il team di ricerca, mancando la vitamina D viene a mancare il suo potere antinfiammatorio e regolatore del sistema immunitario. L’associazione tra bassi livelli di vitamina D e ILD ora rilevata può aprire la strada a nuovi studi di approfondimento che possono lavorare sulla prevenzione delle ILD


Fonte: Johns Hopkins University, news release, June 19, 2018