Il manuale COVID-19 sviluppato sui social

È liberamente scaricabile da internet un documento nato dall’esigenza di avere una sintesi delle evidenze disponibili sulla COVID-19. Il documento nasce per dare risposte concrete ed immediate basate non solo sulla letteratura scientifica, ma anche sulle esperienze condivise.

Dalla letteratura scientifica e dal confronto tra medici sui social nasce un documento di pratica clinica

È liberamente scaricabile da internet un documento nato dall’esigenza di avere una sintesi aggiornata e leggibile delle evidenze disponibili sulla COVID-19. Il documento nasce per dare ai medici impegnati sul territorio risposte concrete ed immediate basate non solo sulla letteratura scientifica, ma anche sulle esperienze condivise da molti medici social media.

La malattia provocata dall’infezione da SARS-CoV-2 è una malattia nuova, della quale ancor oggi, a mesi di distanza dalle sue prime manifestazioni documentate in Cina, si conosce ben poco. La medicina sta affrontando questa grave emergenza senza il supporto di evidenze scientifiche che, probabilmente, saranno disponibili solo nei prossimi mesi. Evidenze che permetteranno di conoscere meglio la COVID-19 e saranno la base di una corretta gestione clinica, dello sviluppo di una terapia e di un vaccino efficaci e sicuri.
Nel frattempo i medici di tutto il mondo raccolgono dati e si scambiano continuamente informazioni ed esperienze aneddotiche nella speranza di riuscire a sistemare pezzi nel complicato puzzle che questa nuova malattia rappresenta. Per accelerare lo scambio di informazioni, molti studi scientifici vengono pubblicati in forma preliminare, prima di revisione. Internet sta dando un contributo fondamentale a questa ricerca continua di informazioni da parte dei medici. I social network sono certamente lo strumento più usato dai medici per condividere esperienze di ricerca e dati clinici. Ma anche, semplicemente, per chiedere se le mascherine fornite in dotazione sono a norma oppure no.

Le esperienze cliniche condivise sui social, insieme ad un costante lavoro di ricerca bibliografica, ha consentito di dare alla luce un interessante documento di pratica clinica: COVID-19; indicazioni pratiche per la terapia domiciliare e aspetti farmacologici. Il documento, in divenire, nasce dal bisogno manifestato da molti medici, soprattutto medici di medicina generale, di avere indicazioni terapeutiche pratiche per poter affrontare precocemente, concretamente e al domicilio dei pazienti situazioni cliniche che non si riuscivano ad ospedalizzare e per le quali gli interventi erano tardivi. Si tratta dunque di un documento che nasce da necessità reali e in un contesto preciso. Da una parte informazioni scarse o contraddittorie e tempi di reazione del sistema sanitario lunghi, dall’altra pazienti ad alto rischio evolutivo e l’esigenza di interventi concreti ed immediati.  È un ulteriore supporto scientifico e pratico, complementare e non sostitutivo, alle indicazioni istituzionali.

I curatori del documento sono il Dr. Giovanni Serpelloni, la Dr.ssa Susanna Morgante e il Dr. Carlo Locatelli in qualità di revisore. Si sono basati non solo su una ricerca bibliografica sistematica e costante delle evidenze esistenti, ma anche sulle esperienze cliniche, ad esempio condividendo il testo su un gruppo Facebook che ospita quasi 100.000 medici (“Coronavirus, Sars-CoV-2 e COVID-19 gruppo per soli medici”). Questo ha permesso loro di avere numerosi feedback di colleghi, molto utili per integrare il testo con indicazioni di persone sul campo. Testo che resta sempre ad interim vista la necessità di aggiornarlo costantemente via via che si acquisiscono sempre nuove conoscenze.
Il documento, nella sua versione attuale, è composto da una trentina di pagine in cui, dopo una breve presentazione della sintomatologia clinica, si parla di principi diagnostici, di terapia domiciliare precoce, di aspetti farmacologici. Il documento è corredato da diversi schemi, tabelle ed algoritmi, che lo rendono uno strumento di efficace utilità pratica.

“La finalità principale” dice il Dr. Serpelloni “è anche quella di promuovere interventi precoci sia farmacologici che di contact tracing in quanto riteniamo siano i due pilastri principali per il controllo dell’epidemia e il contrasto dell’evoluzione clinica negativa. Il tutto basato però su un modello integrato territorio-ospedale dove il primo contatto sia considerato fondamentale e da sostenere anche con importanti riorganizzazioni dei sistemi sanitari regionali  e formazione appropriata dei medici di medicina generale e dei Dipartimenti di prevenzione”.
“La priorità per noi” continua il Dr. Serpelloni “sarebbe quella di ricevere feedback di integrazione, correzione e consigli da parte di colleghi per rendere il protocollo sempre più aderente ai bisogni assistenziali ed aggiornato. Se sfruttiamo questa grande potenzialità di condivisione in rete tra medici potremo facilmente raggiungere migliori risultati e ridurre gli errori che, come si sa, in medicina sono sempre dietro l’angolo”.

Il documento è scaricabile qui: COVID-19; indicazioni pratiche per la terapia domiciliare e aspetti farmacologici.