Il mistero dell’ospedale dove gli iPhone vanno in tilt

Una strana moria di iPad, iPhone e Apple Watch ha colpito un ospedale vicino a Chicago. Mentre gli apparecchi Apple non funzionavano, i dispositivi di altre marche non mostravano alcun problema. Nell’ospedale si stava testando una nuova macchina per la risonanza magnetica e subito si è pensato che il problema fosse collegato.

Una perdita di elio ha disattivato i dispositivi Apple di un ospedale intero

Una strana moria di iPad, iPhone e Apple Watch ha colpito un ospedale vicino a Chicago. Mentre gli apparecchi Apple non funzionavano, i dispositivi di altre marche non mostravano alcun problema. Nell’ospedale si stava testando una nuova macchina per la risonanza magnetica e subito si è pensato che il problema fosse collegato alla nuova apparecchiatura.

All'inizio del mese scorso Erik Wooldridge, amministratore IT (Information Technology) presso il Morris Hospital vicino a Chicago, iniziò a ricevere lamentele per il fatto che decine di iPad, iPhone e Apple Watch dei dipendenti improvvisamente avevano smesso di funzionare. A rendere la cosa ancora più curiosa era il fatto che i dispositivi non Apple funzionavano bene.

Il pensiero di Wooldridge andò subito al nuovo apparecchio per risonanza magnetica, appena installato ed in fase di test. I test erano iniziati proprio poco prima che i vari dispositivi smettessero di funzionare. L’ipotesi iniziale fu che la risonanza magnetica avesse emesso qualche impulso elettromagnetico in grado di disturbare i dispositivi. Ma se così fosse stato, un tale impulso avrebbe dovuto colpire vari apparecchi, non solo quelli prodotti da Apple. Quasi tutti i dispositivi Apple interessati sembravano morti o, se funzionanti, si comportavano in modo molto irregolare. Dopo essersi consultato con il produttore della macchina per la risonanza magnetica, in Wooldridge si fece strada un curioso sospetto: causa di tutto era l’elio.

Le macchine per la risonanza magnetica utilizzano l’elio in forma liquida per raffreddare i magneti superconduttivi. Durante la fase di test del nuovo apparecchio per la risonanza magnetica, circa 120 litri di elio si diffusero nell’ospedale in un tempo di cinque ore. Un dispositivo di scarico infatti non funzionava bene e l’elio liquido, diventato gassoso, aveva invaso l’ospedale. Il gas a quanto pare può fare brutti scherzi ai piccoli sensori MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems, sistemi microelettromeccanici) utilizzati nei dispositivi mobili.
Perchè sono stati interessati solo gli apparecchi Apple? Una ipotesi è che Apple utilizzi un particolare oscillatore con tecnologia MEMS. Il problema è che le piccole molecole di gas come l’elio possono penetrare negli apparati SEMS, riuscendo a far crashare il telefono. La sensibilità degli apparecchi Apple all’elio è indicata nel manuale utente (“Exposing iPhone to environments having high concentrations of industrial chemicals, including near evaporating liquified gasses such as helium, may damage or impair iPhone functionality. Obey all signs and instructions”). Apple consiglia ai suoi clienti di non usare il dispositivo per qualche giorno, aspettando che l’elio lasci l’apparecchio. Liberatosi dell’elio, il dispositivo dovrebbe riprendere a funzionare normalmente. Se lavorate in ospedale e il vostro iPhone smette di funzionare, potrebbe esserci elio nell’aria..


Fonte: Kyle Wiens. iPhones are allergic to helium. https://ifixit.org