La scoperta del nodo seno-atriale

Il pacemaker primario del cuore è un nodo di cellule muscolari cardiache modificate, chiamato nodo seno-atriale, localizzato al limite tra la vena cava superiore e l’atrio destro. Questo sistema è in grado di generare ritmicamente impulsi elettrici, che si propagano in modo ordinato grazie alla presenza di un sistema di conduzione.

Il lavoro di Arthur Keith e Martin William Flack

Il pacemaker primario del cuore è un nodo di cellule muscolari cardiache modificate, chiamato nodo seno-atriale, localizzato al limite tra la vena cava superiore e l’atrio destro. Questo sistema è in grado di generare ritmicamente impulsi elettrici, che si propagano in modo ordinato grazie alla presenza di un sistema di conduzione che riesce a coordinare la contrazione del muscolo cardiaco.

All’inizio del 1900 Arthur Keith era un affermato e serio anatomista che lavorava a Londra. Era interessato all'anatomia funzionale della muscolatura cardiaca. Nel 1903, Keith lesse un articolo di James Mackenzie, allora medico di medicina generale a Burnley, in Inghilterra, che descriveva la sua nuova tecnica poligrafica per registrare impulsi giugulari e arteriosi. Keith si rese conto che lo strumento di Mackenzie avrebbe potuto proseguire le sue ricerche. Scrisse a Mackenzie, che rispose: "Tu sei l'uomo che stavo cercando. Ho dei cuori che ho osservato nei pazienti per una lunga serie di anni e ora voglio che qualcuno li esamini. Lo farai?”. Keith accettò l'invito e rivolse la sua attenzione alla correlazione patologica delle aritmie registrate dal poligrafo di Mackenzie. In poco tempo Mackenzie inviò a Keith cuori di individui che durante la vita avevano manifestato aritmie cardiache.

Keith lavorò alle sue ricerche istologiche insieme a Martin William Flack, studente di medicina. Flack assistette Keith nello studio delle sezioni provenienti da vari cuori di mammiferi. Un giorno, durante lo sviluppo del progetto, Keith, di ritorno a casa, fu accolto da un eccitato Flack. Alcune sezioni di un cuore di talpa rivelavano una struttura inusuale. Keith, nel vedere queste sezioni, notò che la struttura che aveva intrigato Flack assomigliava alla struttura che lui aveva osservato nei cuori umani forniti da Mackenzie. Seguì un’attività frenetica.
i due esaminarono i cuori di tutti i tipi di animali oltre a due che provenivano da embrioni umani. Il culmine fu un articolo a firma Keith e Flack, sulla forma e la natura delle connessioni muscolari tra le parti principali del cuore dei vertebrati. Esso comparve nel 1907.

“These fibres are in close connection with the vagus and sympathetic nerves, and have a special arterial supply. [...] Striated, fusiform, with well‐marked elongated nuclei, plexiform in arrangement, and embedded in densely packed connective tissue - in fact of closely similar structure to the Knoten. [...] In them the dominating rhythm of the heart is believed to normally arise”.

Questa è la loro descrizione del nodo seno-atriale e quello che loro chiamano Knoten è il nodo atrio-ventricolare di Tawara. Tale scoperta completò il collegamento anatomico del sistema di conduzione tra gli atri e i ventricoli.


Fonte: Storia della medicina - www.storiadellamedicina.net.