L’ablazione con RF nella sindrome di Brugada asintomatica

Fino a quando non si imparerà di più sulla sua efficacia e sicurezza, i pazienti asintomatici che richiedono l'ablazione con radiofrequenza - scrive il Professor Viskin, direttore dell’unità di cardiologia presso il Tel-Aviv Medical Center - dovrebbero essere invitati ad ascoltare la rivisitazione di un celebre brano: “Don’t go burning your heart”.

La paura di aritmie fatali porta spesso a fare “tutto il possibile” e non a scegliere la procedura migliore
 
Fino a quando non si imparerà di più sulla sua efficacia e sicurezza, i pazienti asintomatici che richiedono l'ablazione con radiofrequenza - scrive il Professor Viskin, direttore dell’unità di cardiologia presso il Tel-Aviv Medical Center - dovrebbero essere invitati ad ascoltare le voci di Elton John e Kiki Dee in una rivisitazione di un loro celebre brano: “Don’t go burning your heart”.
 
La sindrome di Brugada è una malattia geneticamente determinata che predispone al rischio di aritmie ventricolari maligne e può essere causa di morte improvvisa.
La tragica scomparsa di Lewis, un giovane papà, ha recentemente portato la sindrome di Brugada sotto i riflettori dell’opinione pubblica britannica. La vedova infatti ha organizzato una petizione rivolta al Governo ed al Parlamento; la petizione, grazie a Facebook, ha avuto grande diffusione. Nella petizione si chiedeva che a tutti i pazienti affetti dalla sindrome venisse impiantato un ICD (implantable cardioverter defibrillator), anche se asintomatici.

Già oggi, in realtà, circa la metà dei pazienti con ICD è asintomatico e, di questi, il 20% non presenta spontaneamente il pattern ECG tipico della sindrome di Brugada. Per prevenire l’evenienza rara di un arresto cardiaco si è preferito andare incontro a complicanze frequenti, anche gravi, legate all’impianto di un ICD.
Non sorprende quindi che un numero sempre maggiore di pazienti asintomatici stia cercando di guarire grazie all’ablazione con radiofrequenza. L’ablazione con radiofrequenza del substrato aritmico nei pazienti con sindrome di Brugada è stata descritta per la prima volta dal Dr. Nademanee nel 2011. La procedura in origine era destinata a pazienti con alto numero di shock di ICD per le ricorrenti fibrillazioni ventricolari. Adesso, invece, altri gruppi hanno ampliato l'indicazione alla procedura come una forma di cura per i pazienti asintomatici. Una recente pubblicazione descrive che il 53% dei pazienti sottoposti ad ablazione con radiofrequenza non ha sintomi correlati all’aritmia e il 77% non presenta né sintomatologia né pattern ECG spontaneo.

Le scelte terapeutiche per i pazienti con sindrome di Brugada asintomatici sono diverse: è anche ragionevole pensare di non somministrare alcuna terapia. In questi casi si dovrebbe sempre considerare quanto siamo disposti a pagare, in termini di effetti collaterali causati da una terapia preventiva, per cercare di eliminare il rischio molto basso di un arresto cardiaco.
Secondo i dati in nostro possesso oggi l'ablazione con radiofrequenza dovrebbe essere usata nei pazienti con sindrome di Brugada solo come procedura salva-vita in caso di tempesta aritmica.


Fonte: Viskin S. Radiofrequency Ablation of Asymptomatic Brugada Syndrome: Don't Go Burning My Heart. Circulation. 2018 May 1;137(18):1883-1884. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.117.032624. Epub 2018 Mar 12.