L’ipertensione è un problema per gli afro-americani

La pressione sanguigna estremamente alta che porta a ictus, attacchi cardiaci e danni renali, si verifica con più frequenza nei pazienti afro-americani che abitano in città rispetto alla media nazionale. Lo studio è stato condotto dalla Rutgers University del New Jersey.

Gli afro-americani si ammalano di ipertensione arteriosa cinque volte di più

La pressione sanguigna estremamente alta che porta a ictus, attacchi cardiaci e danni renali, si verifica con più frequenza nei pazienti afro-americani che abitano in città rispetto alla media nazionale.  Lo studio è stato condotto dalla Rutgers University del New Jersey.

Un adulto su tre soffre di ipertensione, con maggiore frequenza tra gli afro-americani. Oltre ad essere molto comune, l'ipertensione negli afro-americani si sviluppa prima, con tassi di controllo più bassi rispetto ad altri gruppi etnico-razziali.
Uno studio recente condotto da ricercatori della Rutgers University ha cercato di determinare la prevalenza e i fattori di rischio dell’ipertensione fra gli afro-americani. Lo studio, il più grande del suo genere, è stato pubblicato sulla rivista Blood Pressure.

I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di 3.568 pazienti con ipertensione trattati nel reparto di emergenza del Newark Beth Israel Medical Center, un ospedale del New Jersey che serve prevalentemente comunità afro-americane. La metà di questi pazienti ha avuto gravi aumenti della pressione sanguigna.
I risultati hanno mostrato che i pazienti di sesso maschile al di sopra dei 65 anni oppure affetti da diabete, malattie croniche cardiache o renali erano quelli a più a più alto rischio di sviluppare grave ipertensione. Si è anche riscontrato che questi pazienti fossero ad un rischio significativamente più alto per lo sviluppo di insufficienza renale, ictus ed emorragia cerebrale.
Secondo i ricercatori, questo è stato anche il primo studio ad identificare la bassa quantità di emoglobina quale fattore di rischio per la grave ipertensione. Lo studio suggerisce ulteriori ricerche per spiegare pienamente la relazione tra bassi livelli di emoglobina ed ipertensione grave.

Lo studio ha evidenziato tassi allarmanti di ipertensione grave tra gli afro-americani e suggerisce che i trattamenti per controllare il diabete, l’anemia e le malattie croniche cardiache e renali possano ridurre l’insorgenza di gravi picchi ipertensivi e le relative gravi complicazioni.
Lo stress psicosociale, lo stress occupazionale, l’instabilità abitativa, l’isolamento sociale e il razzismo, frequentemente affrontati dagli afro-americani non erano oggetto di questo studio. Tuttavia gli autori ritengono che vadano indagati, perché tra questi potrebbero esserci alcuni fattori che possono contribuire all’ipertensione arteriosa tra gli afro-americani.


Fonte: Waldron FA, Benenson I, Jones-Dillon SA, Zinzuwadia SN, Adeboye AM, Eris E, Mbadugha NE, Vicente N, Over A. Prevalence and risk factors for hypertensive crisis in a predominantly African American inner-city community. Blood Press. 2019 Jan 22:1-10. doi: 10.1080/08037051.2019.1568183.