Medico-paziente, un rapporto in crisi

Ricostruire un rapporto in crisi, restituendo centralità alla relazione e alla fiducia reciproca, a partire dai diritti e doveri di ciascuno. Non è la storia di una coppia qualunque alla base della campagna informativa “Cura di coppia” ma quella rappresentata da medico, operatore sanitario e cittadino.

Presentata a Bari la campagna d’informazione “Cura di coppia” 

Ricostruire un rapporto in crisi, restituendo centralità alla relazione e alla fiducia reciproca, a partire dai diritti e doveri di ciascuno. Non è la storia di una coppia qualunque alla base della campagna informativa “Cura di coppia” ma quella rappresentata da medico, operatore sanitario e cittadino.

È stata presentata a Bari la campagna Cura di coppia, promossa da Cittadinanzattiva con il patrocinio di FNOMCEO. La campagna intende promuovere un’alleanza tra cittadini e professionisti della salute per favorire la ricostruzione della relazione tra medico e paziente.
Con la campagna è stato realizzato un decalogo, cioè dieci consigli per essere consapevoli dei rispettivi diritti e doveri, indicati nella Carta europea dei diritti del malato e nel Codice deontologico dei medici e un vademecum in cui sono stati approfonditi i diritti e doveri del decalogo con un tono semplice e comprensibile per far emergere consigli su stili di vita, abitudini, scelte terapeutiche, suggerimenti su come dovrebbero rapportarsi i cittadini con il proprio medico e come si dovrebbe comportare il medico con il paziente.

Infatti, dai dati di Cittadinanzattiva emerge che la relazione tra medico e paziente è in difficoltà. Da una parte, in circa 8 casi su 10, i cittadini segnalano poca sensibilità nell’ascolto o poca empatia. Una persona su 3 trova nel medico scarsa disponibilità a orientarla tra i servizi; una su 4 si confronta con un linguaggio troppo tecnico e poco comprensibile; una su 5 ha vissuto scarsa attenzione al dolore.
D’altro canto, circa 1 medico su 3 ritiene insufficiente o inadeguato il tempo a disposizione per la cura; in ugual proporzione riscontra difficoltà per mancanza di personale e in 1 caso su 5 per cattiva organizzazione dei servizi. In aggiunta, non esiste ancora nel percorso di laurea del medico una formazione specifica sui temi della comunicazione e relazione.

L’obiettivo generale della campagna è dunque quello di creare consapevolezza relativa ai reciproci diritti e doveri fra medico e paziente. 

 

DOVERI DEL MEDICO
1) RISPETTARE E ASCOLTARE
Mi impegno a dedicare all’ascolto il giusto tempo, per comprendere i sintomi, i bisogni, le sofferenze, le abitudini di vita, le aspettative della persona ed individuare insieme, nel pieno rispetto della persona, un percorso di cura condiviso.
2) INFORMARE
Mi impegno a fornire informazioni chiare, personalizzate e veritiere sullo stato di salute, su vantaggi, rischi e possibili complicanze di terapie; mi impegno a spiegare le ragioni che portano a modificare terapie, interventi o procedure diagnostiche, per mettere la persona nelle condizioni di poter esprimere un consenso o un dissenso compiutamente informato nei tempi giusti.
3) RIDURRE O ALLEGGERIRE LA BUROCRAZIA
Mi impegno a garantire corretta informazione per ridurre la burocrazia evitabile e ad adoperarmi per attivare servizi esistenti o nuovi per evitare disagi nel rispetto dei tempi delle persone. Mi impegno a prescrivere sul ricettario del Servizio Sanitario Nazionale quelle prestazioni che reputo appropriate.
4) INTERAGIRE E CONFRONTARSI CON ALTRI PROFESSIONISTI
Mi impegno a collaborare e a confrontarmi con i tutti i professionisti sanitari utili a garantire il miglior percorso di cura che metta al centro la persona e nel rispetto reciproco delle specifiche competenze. Mi impegno a potenziare e arricchire la mia professionalità attraverso la formazione.
5) SEGNALARE
Mi impegno a segnalare eventuali sprechi, rischi, disagi, disfunzioni o disorganizzazioni, riscontrati nel servizio erogato per far adottare azioni di miglioramento al fine di salvaguardare l’efficacia, la sicurezza e l’umanizzazione dei servizi sanitari.

DIRITTI DEL MEDICO
1) ESERCITARE LA PROPRIA PROFESSIONALITÀ
Mi aspetto di poter svolgere la mia professione in scienza e coscienza, di non essere limitato da logiche economicistiche, di non essere caricato di oneri burocratici; di essere rispettato come professionista anche quando la persona assistita apprende notizie o informazioni sul web.
2) ESSERE RISPETTATO
Mi aspetto che il cittadino sia rispettoso nei miei confronti utilizzando un linguaggio e un comportamento adeguato; mi aspetto che la persona assistita rispetti il mio delicato ruolo di professionista che cura e che risponde a un Codice Deontologico.
3) NON ASSECONDARE OGNI RICHIESTA
Mi aspetto di mettere in campo competenza e professionalità, valutando ogni richiesta del cittadino e prescrivendo solo ciò che ritengo opportuno e appropriato per il paziente, spiegando l’eventuale rifiuto e avendo cura che il cittadino abbia compreso le motivazioni.
4) ESSERE INFORMATO DAL CITTADINO
Mi aspetto di ricevere tutte le informazioni utili e essenziali per assicurare la migliore prevenzione, assistenza, diagnosi e terapia, nel rispetto del segreto professionale e della riservatezza dei dati.
5) LAVORARE NELLE MIGLIORI CONDIZIONI
Mi aspetto di svolgere la mia professione in un adeguato ambiente di lavoro e contesto organizzativo, per lavorare in sicurezza e per prevenire la sofferenza psichica e fisica mia e dei miei colleghi. Mi aspetto di poter lavorare senza turni di lavoro stressanti e restrizioni burocratiche che contrastino con l’appropriatezza clinica e le esigenze di cure personalizzate del singolo paziente.

Tutte le informazioni sulla campagna sono disponibili qui: www.curadicoppia.it