La meditazione per curare i disturbi d’ansia

Gli effetti fisiologici della meditazione sono oggetto di studio da parte dei ricercatori. Un recente studio ha confrontato i risultati di un programma specifico di meditazione, l'MBSR, con un trattamento farmacologico utilizzato contro l'ansia.

Articolo tradotto dall'originale in francese

«Tra i medici c'è un vero e proprio scetticismo nei confronti della meditazione», dichiarò Elizabeth Hoge alla rivista Time1 nel 2017. Professore associato di psichiatria alla Georgetown University (Washington D.C.), a quel tempo aveva appena pubblicato i risultati di uno studio2 sul programma di meditazione Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR). I partecipanti allo studio, affetti da disturbo d’ansia generalizzato, avevano mostrato cambiamenti nei biomarcatori associati allo stress.
La Prof.ssa Hoge ha poi esaminato l'efficacia clinica del programma MBSR, confrontandolo in uno studio randomizzato con un trattamento farmacologico di prima linea per i disturbi d'ansia. I risultati sono stati appena pubblicati su JAMA Psychiatry3. Erano particolarmente attesi in un contesto in cui l'efficacia terapeutica della meditazione è difficile da valutare.

L'ansia, un nuovo problema di salute pubblica

A settembre, un gruppo di lavoro (US Preventive Services Task Force) ha raccomandato4 uno screening sistematico dei disturbi d'ansia in tutti gli Americani di età compresa tra gli 8 e i 65 anni. Secondo questi esperti, l'ansia sociale, l'ansia generalizzata, gli attacchi di panico colpiscono il 40% delle donne e più del 25% degli uomini negli Stati Uniti ad un certo punto della loro vita.
A livello globale, molti rapporti suggeriscono che i tassi di ansia sono in aumento, a causa della pandemia, del contesto politico-economico e delle incertezze date dal cambiamento climatico.
Nel 2017, circa il 15% degli Americani ha praticato la meditazione in qualche forma5. Non è più da considerare una pratica esoterica e riservata a pochi addetti ai lavori. Per Elizabeth Hoge, l'interesse del programma MBSR risiede nella sua facilità di attuazione: può essere offerto su larga scala e al di fuori di un contesto medico. Ma la sua efficacia deve essere ancora dimostrata.  

La difficile valutazione degli effetti della meditazione

Gli effetti fisiologici della meditazione sono stati studiati per oltre vent'anni. I ricercatori sono particolarmente interessati ai suoi presunti effetti sulla plasticità cerebrale, sulla pressione sanguigna e sui biomarcatori immunologici o ormonali. Questi studi utilizzano tecniche sempre più sofisticate, come spettroscopia protonica di risonanza magnetica (spettroscopia del fosforo), che misura il consumo di energia nelle aree cerebrali6.
I ricercatori interessati agli effetti della meditazione sulla salute devono affrontare diversi pregiudizi. Innanzitutto, di quale forma di meditazione si parla? Le pratiche differiscono notevolmente, quindi i risultati fisiologici di una non possono essere equiparati ad altre.
Un'altra insidia è il livello di pratica. Gli effetti osservati nei monaci buddisti che hanno esperienza di decine di migliaia di ore in meditazione non sono ovviamente equiparabili a quelli sui praticanti occasionali.
Ma il limite principale della maggior parte degli studi finora effettuati sulla meditazione è la ridotta dimensione del campione. Questi studi includono di solito poche decine di partecipanti. Tuttavia, i media tradizionali ne parlano prontamente quando vengono dimostrati effetti fisiologici.
Recentemente, alcuni ricercatori si sono rammaricati che alcuni studi di alto profilo non potessero essere replicati. Il loro stesso studio7 ha concluso che non c'èra stato alcun cambiamento nelle strutture cerebrali dopo un programma MBSR, mettendo in discussione vecchie scoperte.     
Infine, anche la durata degli effetti della meditazione deve essere messa ben compresa. Le possibili modificazioni fisiologiche osservate dopo una seduta sarebbero confermate a distanza? Sono dipendenti dalla dose?
Queste sono domande essenziali se ci aspettiamo che la meditazione possa essere considerata terapeutica. In definitiva, i risultati delle numerose ricerche sugli effetti della meditazione sono eterogenei, contrastanti, talvolta contraddittori e soffrono di una mancanza di potenza statistica. In questo contesto, l'approccio di valutare l'efficacia clinica di un tipo specifico di meditazione rispetto a un trattamento farmacologico è innovativo.

Elizabeth Hoge ha confrontato l'efficacia di un trattamento farmacologico utilizzato per i disturbi d'ansia (l'antidepressivo escitalopram - Seroplex®) con quella del programma MBSR.
Questo programma di meditazione specifico e standardizzato, che sta diventando sempre più popolare, è rivolto ai principianti. In questo modo è possibile ottenere un campione ampio e omogeneo ai fini della ricerca.

Il programma MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction

Sviluppato dal medico americano Jon Kabat-Zinn presso l'Università del Massachusetts Medical Center negli anni '70, l'MBSR mira a sviluppare la mindfulness, cioè la consapevolezza del momento. Il programma è rigorosamente laico. «Non è necessario credere in qualcosa o cantare in un'altra lingua», dice Elizabeth Hoge.
L'obiettivo è imparare a concentrarsi sulle sensazioni fisiche, tipicamente quelle legate alla respirazione. Quando l'attenzione si sposta naturalmente sui pensieri - l'obiettivo non è quello di "non pensare a nulla", che sarebbe illusorio - il partecipante riporta semplicemente l'attenzione alle proprie sensazioni.
L'MBSR è quindi soprattutto un programma di "formazione". Il suo corso è ben definito. Si tratta di otto lezioni settimanali di 2,5 ore ciascuna e di un "ritiro" di un giorno tra la quinta e la sesta settimana. Perché "ritirarsi"? Semplicemente perché questa giornata si svolge in silenzio, tranne nei momenti in cui i partecipanti esprimono i loro sentimenti o le loro difficoltà.    
Come ogni corso di formazione, l'MBSR richiede una vera e propria disciplina. Iscrivendosi a questo programma, il partecipante si impegna a far pratica a casa ogni giorno, per otto settimane, per un massimo di 45 minuti al giorno.

Body scan, yoga, meditazione... e disciplina

Cosa succede durante queste otto sessioni? Nelle settimane 1 e 2, i partecipanti vengono introdotti al "body scan". Sdraiati per 45 minuti e guidati dall'insegnante (o a casa da una registrazione audio), si concentra sistematicamente l'attenzione sulle sensazioni provate in ogni parte del corpo, dai piedi alla testa.
Durante le settimane 3 e 4, i partecipanti alternano il body scan a una sequenza di yoga dolce, accessibile a tutti. I tempi di meditazione sono definiti durante tutto il programma e si allungano gradualmente. Non è necessario sedersi in posizione di loto, basta un cuscino o una semplice sedia, né è necessario unire pollice e indice. L'ultimo corso fornisce le chiavi per integrare la meditazione nella vita quotidiana.
Oltre alle pratiche "formali" (body scan, yoga, meditazione seduta), il partecipante viene sensibilizzato alla pratica "informale". L'obiettivo è diventare consapevoli di ciò che sta accadendo in un momento specifico, sia in un atto della vita quotidiana sia in un momento relazionale, ad esempio durante un conflitto. Mettersi "in pausa" per osservare ciò che si prova aiuta a contrastare gli automatismi che dettano le nostre reazioni.

L'MBSR sta diventando un popolare strumento di gestione dello stress per i caregiver. Nel bel mezzo della crisi sanitaria causata dalla COVID-19, il medico d'urgenza americano Salim Rezzaie ha detto: «Sto resistendo perché faccio esercizio, yoga e meditazione». L'Ospedale Universitario di Losanna, in Svizzera, offre il programma MBSR al proprio personale come parte della formazione continua. Le unità di emergenza e di terapia intensiva hanno la priorità.

Un trattamento alternativo?

Lo studio3 condotto dalla Professoressa Hoge ha incluso 210 pazienti con disturbi d'ansia reclutati in tre centri medici statunitensi. L'età media dei partecipanti era di 33 anni e il 75% dei partecipanti erano donne, rispecchiando i dati demografici legati ai disturbi d’ansia negli Stati Uniti.
I partecipanti sono stati randomizzati (1:1) al programma MBSR di otto settimane o al trattamento con escitalopram. Il trattamento farmacologico è partito con 10 mg al giorno e aumentato a 20 mg dopo una settimana.
I livelli di ansia sono stati misurati all'inizio dello studio, a 8 settimane (cioè alla fine del programma MBSR), a 12 e 24 settimane. La scala utilizzata (Clinical Global Impression - Severity) andava da 1 a 7, con quest'ultimo numero corrispondente all'ansia massima.
Il punteggio medio all'inizio dello studio era di circa 4,5 per i partecipanti. Il valore è sceso a circa 3 dopo 8 settimane, per poi diminuire di nuovo leggermente in entrambi i gruppi dopo 12 e 24 settimane. Alla fine, entrambi i gruppi hanno registrato una riduzione statisticamente equivalente di circa il 20% dei sintomi di ansia.  
10 partecipanti del gruppo escitalopram hanno interrotto lo studio a causa di eventi avversi (nessuno nel gruppo MBSR). Almeno un evento avverso correlato allo studio si è verificato in 110 partecipanti del gruppo escitalopram (78,6%) e in 21 partecipanti del gruppo MBSR (15,4%).

Alla fine dello studio, un partecipante al gruppo MBSR ha riassunto il contributo del programma: «Una volta che si è consapevoli di una reazione d'ansia, si può scegliere come gestirla. Non è una cura magica, ma è un tipo di formazione che dura tutta la vita».
Per Elizabeth Hoge, sarebbe ora necessario identificare il tipo di pazienti che rispondono meglio al trattamento farmacologico, all'MBSR o a una combinazione dei due approcci. Si potrebbero anche valutare altre potenziali indicazioni per questo programma, come il trattamento della depressione o dell'insonnia.

Meditazione, la questione delle variabili

L'efficacia dell'MBSR dipende soprattutto dall'adesione dei partecipanti. Oltre alle lezioni settimanali, si impegnano a praticare ogni giorno a casa per 45 minuti, preferibilmente al mattino. Ma lo fanno?

Uno studio aveva già dimostrato che in realtà la durata media di questi "esercizi" quotidiani non supera i 30 minuti, con forti variazioni personali. Ricercatori danesi hanno voluto verificarlo, utilizzando un'applicazione per smartphone messa a disposizione di 25 partecipanti8. L'obiettivo era scoprire chi ascoltava la registrazione audio che accompagnava le sessioni di body scan, yoga e meditazione seduta, con quale frequenza e per quanto tempo.
In teoria, ai partecipanti è stato chiesto di ascoltare una sessione al giorno, cioè 6 a settimana. In effetti, la mediana osservata era di 3. Inoltre, avevano difficoltà a stabilire una routine. Durante la settimana, la maggior parte degli esercizi è stata eseguita al mattino, come raccomandato. Nel fine settimana, invece, i partecipanti si sono allenati più spesso la sera.
Anche in questo caso, una domanda rimane senza risposta. Perché l'MBSR sia efficace, i partecipanti devono praticare la meditazione ogni giorno alla stessa ora? In questo caso si può fare un parallelo con le terapie farmacologiche: alcuni studi hanno già dimostrato che le somministrazioni del fine settimana hanno maggiori probabilità di essere dimenticate e che avere una routine è associato a una migliore compliance.  


Note:
1. How Meditation Helps You Handle Stress Better (Times – 2017)
2. Hoge EA, Bui E, Palitz SA, Schwarz NR, Owens ME, Johnston JM, Pollack MH, Simon NM. The effect of mindfulness meditation training on biological acute stress responses in generalized anxiety disorder. Psychiatry Res. 2018 Apr;262:328-332. doi: 10.1016/j.psychres.2017.01.006. Epub 2017 Jan 26. PMID: 28131433; PMCID: PMC5526744.
3. Hoge EA, Bui E, Mete M, Dutton MA, Baker AW, Simon NM. Mindfulness-Based Stress Reduction vs Escitalopram for the Treatment of Adults With Anxiety Disorders: A Randomized Clinical Trial. JAMA Psychiatry. 2023 Jan 1;80(1):13-21. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2022.3679. PMID: 36350591; PMCID: PMC9647561.
4. Tanne JH. US task force recommends screening children for anxiety and depression. BMJ. 2022 Oct 18;379:o2490. doi: 10.1136/bmj.o2490. PMID: 36257677.
5. Georgetown University Medical Center. Mindfulness-Based Stress Reduction is as Effective as an Antidepressant Drug for Treating Anxiety Disorders. News Release. November 9, 2022.
6. Gizewski ER, Steiger R, Waibel M, Pereverzyev S, Sommer PJD, Siedentopf C, Grams AE, Lenhart L, Singewald N. Short-term meditation training influences brain energy metabolism: A pilot study on 31 P MR spectroscopy. Brain Behav. 2021 Jan;11(1):e01914. doi: 10.1002/brb3.1914. Epub 2020 Dec 10. PMID: 33300668; PMCID: PMC7821578.
7. Kral TRA, Davis K, Korponay C, Hirshberg MJ, Hoel R, Tello LY, Goldman RI, Rosenkranz MA, Lutz A, Davidson RJ. Absence of structural brain changes from mindfulness-based stress reduction: Two combined randomized controlled trials. Sci Adv. 2022 May 20;8(20):eabk3316. doi: 10.1126/sciadv.abk3316. Epub 2022 May 20. PMID: 35594344; PMCID: PMC9122316.
8. Parsons CE, Madsen MA, Jensen KL, Kæseler S, Fjorback LO, Piet J, Roepstorff A, Linehan C. Smartphone Monitoring of Participants' Engagement With Home Practice During Mindfulness-Based Stress Reduction: Observational Study. JMIR Ment Health. 2020 Jan 14;7(1):e14467. doi: 10.2196/14467. PMID: 31934873; PMCID: PMC6996728.