Passi avanti nella cura della paralisi

Si stima che negli Stati Uniti ci siano 1.275.000 persone con paralisi da lesioni del midollo spinale. Due distinti team di ricercatori hanno riportato per la prima volta che la stimolazione elettrica epidurale (EES, Epidural Electric Stimulation) e la riabilitazione hanno permesso a tre pazienti con paralisi degli arti inferiori di camminare di nuovo.

Pazienti paraplegici hanno ripreso a camminare grazie alla stimolazione epidurale

Si stima che negli Stati Uniti ci siano 1.275.000 persone con paralisi da lesioni del midollo spinale. Due distinti team di ricercatori hanno riportato per la prima volta che la stimolazione elettrica epidurale (EES, Epidural Electric Stimulation) e la riabilitazione hanno permesso a tre pazienti con paralisi degli arti inferiori di camminare di nuovo.

Alcuni studi hanno già dimostrato che la stimolazione epidurale del midollo spinale (EES) ed un intenso programma di riabilitazione possono consentire il ripristino di alcuni movimenti volontari al di sotto del livello di lesione spinale e di stare in piedi in modo indipendente. Il punto di partenza da cui si è sviluppata la ricerca sulla stimolazione epidurale è la constatazione che in un paziente paraplegico esistono ancora segnali che partono dal cervello ed attraversano il sito della lesione del midollo spinale. Segnali che, però, non bastano da soli a generare movimenti volontari. La stimolazione elettrica fornita da un dispositivo impiantato determina una maggiore reattività del midollo spinale alla ricezione di questi segnali cerebrali.

In uno studio appena pubblicato sul New England Journal of Medicine, Angeli e colleghi del Kentucky Spinal Cord Injury Research Center presso la University of Louisville riferiscono di aver impiantato una serie di elettrodi nella zona lombare di quattro pazienti paralizzati da diversi anni a causa di incidenti. Il dispositivo, originariamente sviluppato per il controllo del dolore, è stato collocato al di sotto del sito di lesione, in prossimità di regioni che inviano segnali sensomotori alle gambe. Nella parete addominale è stata impiantata una batteria. Dopo l'impianto del dispositivo ed un’intensa attività di riabilitazione, due pazienti sono stati in grado di camminare senza assistenza. Kelly Thomas è stata in grado di camminare dopo 81 sedute di stimolazione per 15 settimane, anche se ha dovuto usare un deambulatore. Jeff Marquis è stato in grado di camminare per poco più di 90 metri senza interruzione dopo 278 sessioni durante un periodo di 85 settimane. Le altre due persone sono state in grado di stare in piedi e sedersi in modo indipendente.

In questi giorni un secondo studio, separato da quello condotto dal team di Angeli, riporta un risultato simile. Ricercatori della Mayo Clinic e dell’UCLA (University of California), sulla rivista Nature Medicine, rivelano che dopo 43 settimane di allenamento con l'impianto, il ventinovenne Jered Chinnock, paralizzato dopo un incidente in motoslitta, è riuscito a camminare senza assistenza su un tapis roulant.

Secondo i ricercatori i risultati ottenuti sono molto incoraggianti, ma ci sono ancora molti problemi da affrontare e risolvere prima di poter considerare la EES una valida opzione terapeutica per i pazienti con paralisi.


Fonti: Angeli CA, Boakye M, Morton RA, Vogt J, Benton K, Chen Y, Ferreira CK, Harkema SJ. Recovery of Over-Ground Walking after Chronic Motor Complete Spinal Cord Injury. N Engl J Med. 2018 Sep 24. doi: 10.1056/NEJMoa1803588.
Gill ML, Grahn PJ, Calvert JS, Linde MB, Lavrov IA, Strommen JA, Beck LA, Sayenko DG, Van Straaten MG, Drubach DI, Veith DD, Thoreson AR, Lopez C, Gerasimenko YP, Edgerton VR, Lee KH, Zhao KD. Neuromodulation of lumbosacral spinal networks enables independent stepping after complete paraplegia. Nat Med. 2018 Sep 24. doi: 10.1038/s41591-018-0175-7.