Salvare una vita in caso di arresto cardiaco

Una recente review esamina le evidenze per gli interventi attuati comunemente in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero. Sono molti, ma non tutti hanno dimostrato di fornire un uguale beneficio ai pazienti in termini di sopravvivenza. L'approccio migliore dovrebbe dare priorità ai trattamenti più efficaci.

Il TF-CPR ha migliorato i tassi di sopravvivenza con un buon esito neurologico

Una recente review esamina le evidenze per gli interventi attuati comunemente in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero. Sono molti, ma non tutti hanno dimostrato di fornire un uguale beneficio ai pazienti in termini di sopravvivenza. L'approccio migliore dovrebbe dare priorità ai trattamenti più efficaci in uno sforzo coordinato da parte dell'intero team del dipartimento di emergenza-urgenza.

L’arresto cardiaco extra-ospedaliero è un evento molto frequente (negli Stati Uniti se ne registrano oltre 350.000 ogni anno). La percentuale di sopravvissuti è bassa, sebbene negli ultimi dieci anni si sia notata una lenta tendenza al miglioramento. Questo risultato si è ottenuto soprattutto grazie ai progressi fatti nel campo del soccorso extra-ospedaliero che ha messo in pratica approcci standardizzati e semplificati alla rianimazione cardiopolmonare, concentrati sugli interventi più efficaci al fine di ottenere i migliori esiti possibili per il paziente (il ritorno della circolazione spontanea, la sopravvivenza al momento dell’accesso ospedaliero, sopravvivenza alla dimissione ospedaliera e, soprattutto, sopravvivenza con funzione neurologica intatta).

Il TF-CPR (Team-focused Cardiopulmonary Resuscitation) è un protocollo applicato in caso di arresto cardiaco dai soccorritori della North Carolina. Si tratta di un approccio mirato alla gestione degli arresti cardiaci extra-ospedalieri che enfatizza la defibrillazione precoce e le compressioni toraciche di alta qualità e minimamente interrotte, mettendo in secondo piano l'intubazione endotracheale e la somministrazione di farmaci per via endovenosa. Il punto fondamentale su cui si basa il TF-CPR è quello di mettere subito in atto e concentrarsi solo sugli interventi che hanno dimostrato una maggiore efficacia per la sopravvivenza dei pazienti. La gestione avanzata delle vie aeree, i tentativi di accesso vascolare, la somministrazione di farmaci, l'ecografia point-of-care, il monitoraggio emodinamico avanzato e l'ECMO sono alcuni esempi di interventi avanzati che possono distrarre dalle compressioni toraciche di alta qualità e dalla defibrillazione precoce.
Il TF-CPR mostra miglioramenti statisticamente significativi nel ritorno della circolazione spontanea, nella sopravvivenza al ricovero ospedaliero, nella sopravvivenza alla dimissione ospedaliera e nella sopravvivenza con funzione neurologica non compromessa. La gestione coordinata del TF-CPR, con ruoli preassegnati, limita la confusione iniziale e il ritardo della rianimazione del paziente. I principi del TF-CPR possono essere facilmente adattati a quasi tutti i dipartimenti di emergenza, indipendentemente dalle risorse disponibili.

Sebbene il TF-CPR sia associato a miglioramenti statisticamente significativi per il paziente, la sua integrazione nel sistema di emergenza non è ancora molto diffusa. I medici di emergenza dovrebbero prendere in considerazione l'approccio TF-CPR nella gestione dell'arresto cardiaco nel sistema di emergenza-urgenza al fine di ottimizzare gli interventi e di ottenere migliori esiti per i pazienti.


Fonte: Johnson B, Runyon M, Weekes A, Pearson D. Team-focused Cardiopulmonary Resuscitation: Prehospital Principles Adapted for Emergency Department Cardiac Arrest Resuscitation. J Emerg Med. 2018 Jan;54(1):54-63. doi: 10.1016/j.jemermed.2017.08.065.