Il consumo di tabacco causa una serie di effetti nocivi per l’organismo a livello cellulare, organico e sistemico. Ad esempio: danni al DNA, infiammazione, stress ossidativo e alterazioni epigenetiche. Nel 2019 il fumo di sigaretta ha causato nel mondo un numero stimato di 7,69 milioni di morti, destinato a crescere negli anni successivi, secondo le previsioni.
Con l’obiettivo di ridurre i danni alla salute, sono emerse alternative al fumo come l'uso di tabacco senza combustione e le sigarette elettroniche, che vaporizzano una soluzione liquida contenente spesso nicotina e altri composti chimici. Nonostante l’attuale consenso scientifico nel preferire le sigarette elettroniche rispetto a quelle tradizionali (il NHS le ha definite “95% meno dannose”), studi recenti hanno evidenziato potenziali svantaggi, tra cui l'induzione di disfunzione endoteliale e danni al DNA, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche sui cambiamenti molecolari e gli impatti sulla salute a lungo termine delle sigarette elettroniche. Tuttavia, l’introduzione recente delle sigarette elettroniche e il fatto che molti utilizzatori di sigarette elettroniche siano anche ex fumatori rendono questa ricerca complessa. Sarebbero necessari studi con diversi decenni di follow-up per investigare l'impatto dell'uso delle sigarette elettroniche sul rischio di cancro avendo la sua incidenza come outcome primario.
Uno studio recente pubblicato su Cancer Research rappresenta, secondo gli autori, un passo avanti per aiutare i ricercatori a comprendere meglio gli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche sulla salute. La ricerca ha analizzato gli effetti epigenetici del tabacco e delle sigarette elettroniche sulla metilazione del DNA in oltre 3.500 campioni, per esaminare l'impatto sulle cellule direttamente esposte al tabacco (ad esempio quelle della mucosa orale) e su quelle non direttamente esposte (ad esempio nel sangue o nella cervice).
I ricercatori hanno rilevato che le cellule epiteliali della bocca mostrano sostanziali cambiamenti epigenomici nei fumatori. Questi cambiamenti sono risultati ancora più consistenti nei tumori polmonari o negli stadi precancerosi, se confrontati con il tessuto polmonare normale, a sostegno dell'idea che i cambiamenti epigenetici associati al fumo facilitino la crescita incontrollata delle cellule. La pubblicazione include anche nuovi dati che dimostrano che cambiamenti epigenomici simili si osservano anche nelle cellule dei fumatori di sigarette elettroniche che avevano fumato meno di 100 sigarette di tabacco nella loro vita.
Gli autori dello studio non sono in grado di affermare che le sigarette elettroniche causino il cancro, ma sottolineano l’importanza di aver rilevato che chi usa sigarette elettroniche presenta alcuni cambiamenti epigenetici nelle cellule buccali simili a quelli dei fumatori, e che questi cambiamenti potrebbero essere associati al futuro sviluppo del cancro ai polmoni. I ricercatori affermano la necessità di ulteriori studi per verificare se queste caratteristiche possano essere utilizzate per predire in modo specifico il cancro nei fumatori di sigarette tradizionali e nei fumatori di sigarette elettroniche.
Il Dottor Mangesh Thorat, della Queen Mary University di Londra, ha dichiarato: "Le alterazioni epigenetiche, ad esempio la metilazione del DNA, sono state associate al rischio di vari tipi di cancro, anche se non è stata stabilita con certezza un'associazione causale. Questo studio ha utilizzato un insieme molto distinto di campioni provenienti da una serie di studi diversi. Sebbene tale gamma di campioni offra l'opportunità di affrontare molteplici questioni, tali confronti potrebbero essere sostanzialmente confusi a causa della natura eterogenea degli stessi.
Questo studio ha osservato cambiamenti nella metilazione del DNA nei consumatori di sigarette elettroniche che sono simili a quelli dei fumatori di sigarette. Tuttavia, non c'è la chiara relazione dose-risposta che ci si aspetterebbe e molti dei cambiamenti simili si verificano precocemente. Pertanto, si potrebbe ipotizzare che i cambiamenti osservati siano una risposta iniziale di stress al vapore della sigaretta elettronica e al fumo di sigaretta. I cambiamenti osservati potrebbero non essere quindi le alterazioni a lungo termine che aumentano il rischio di cancro nei fumatori. I dati non sono sufficienti per commentare i danni a lungo termine associati all'uso della sigaretta elettronica, o qualsiasi associazione di tali cambiamenti con il rischio di sviluppare il cancro".
Il Professore associato George Laking, direttore del Centre for Cancer Research, University of Auckland, ha dichiarato: "La ricerca rileva che gli utilizzatori di sigarette elettroniche presentano una maggiore ipermetilazione nelle cellule che rivestono le guance, rispetto ai non fumatori. Si dice che almeno alcuni di questi cambiamenti erano simili a quelli osservati nei fumatori. Bisogna fare attenzione alla parola simile, perché può avere molti significati diversi. Per esempio, un serpente letale è in qualche modo simile a un innocuo lombrico. È importante sottolineare che nelle cellule dei fumatori si sono verificati altri cambiamenti che non sono stati riscontrati nei consumatori di sigarette elettroniche o nei non fumatori.
Lo sviluppo del cancro è un processo a più fasi. In questo studio ci si concentra su una una fase iniziale potenzialmente presente negli utilizzatori di sigarette elettroniche. Non mi sembra un'informazione particolarmente nuova, se considerata insieme ai rapporti sui cambiamenti infiammatori nei tessuti dei consumatori di sigarette elettroniche. Esistono meccanismi cellulari e tissutali di riparazione e di controllo del cancro che possono contrastare gli effetti di tali cambiamenti. Nel complesso, questo documento non dovrebbe cambiare i messaggi di salute pubblica sul Vaping to Quit. Il vaping rimane uno strumento essenziale per la riduzione dei danni rispetto alle sigarette”.
Il Prof Lion Shahab, co-direttore del Tobacco and Alcohol Research Group, University College London, ha dichiarato: “L'articolo non valuta i cambiamenti epigenetici specifici delle sigarette elettroniche, ma prende in considerazione quelli osservati nei fumatori. Questo aspetto è importante perché sappiamo già che le sigarette elettroniche, rispetto alle sigarette, espongono gli utilizzatori a livelli molto più bassi di sostanze cancerogene note legate al tabacco che causano il cancro (in parte perché le sigarette elettroniche non comportano la combustione, che genera alti livelli di sostanze chimiche nocive presenti nel fumo di tabacco). Ciò significa che le conseguenze sulla salute (e i processi causali sottostanti) dell'uso delle sigarette elettroniche possono essere molto diverse da quelle dell'uso delle sigarette tradizionali. Sono proprio queste modificazioni specifiche delle sigarette elettroniche che vanno studiate”.
Fonti: Herzog C, Jones A, Evans I, Raut JR, Zikan M, Cibula D, Wong A, Brenner H, Richmond RC, Widschwendter M. Cigarette smoking and e-cigarette use induce shared DNA methylation changes linked to carcinogenesis. Cancer Res. 2024 Mar 19. doi: 10.1158/0008-5472.CAN-23-2957. Epub ahead of print. PMID: 38503267.
Science Media Centre. Expert reaction to epigenetic changes in cells of smokers and vapers. March 19, 2024