Stiamo tornando alla normalità!

Cosa succederà quando la pandemia sarà terminata? Il ruolo e la figura dei medici del SSN saranno di nuovo messi in discussione? Vi riportiamo la riflessione del Dr. Alessandro Raffaele, chirurgo pediatrico di Pavia.

Finito il tempo degli Eroi, si torna a parlare di "malasanità"

Il rapporto tra medico e paziente è in crisi da tempo, determinando conseguenze spesso gravi. Da una parte, ad esempio, aumentano sfiducia ed insoddisfazione verso il Servizio Sanitario Nazionale, dall’altro, sempre più medici mettono in atto la cosiddetta “medicina difensiva”. La pandemia di COVID-19, soprattutto all'inizio della crisi sanitaria, sembrava aver determinato un'inversione di tendenza. Ma cosa succederà quando la pandemia sarà terminata? Il ruolo e la figura dei medici del SSN saranno di nuovo messi in discussione? A questo proposito vi riportiamo la riflessione del Dr. Alessandro Raffaele, chirurgo pediatrico del Policlinico San Matteo di Pavia

Lo conoscete il vibranio? È un raro metallo semi-indistruttibile (teoricamente di origine extraterrestre) con una caratteristica particolare: è capace di assorbire l'energia sotto qualunque forma.
Noi medici siamo passati velocemente nell’Olimpo degli Eroi, Avengers contro il COVID-19, premi Nobel in erba. Ma eravamo ben abituati al peggio, armati dei nostri scudi in vibranio a difenderci ogni giorno dalla violenza, a parole e nei fatti. Oltre a lavorare difendendo un Servizio Sanitario Nazionale che spesso si dimentica di difendere chi ne fa parte. Sempre e comunque per garantire universalmente le cure a tutti, a chi ne ha i mezzi e chi no.
È bastato allentare le morse imposte da una pandemia globale, aspettare che la cronaca restituisse uno dei tanti drammi in ambito sanitario (la morte di un giovane per una leucemia fulminante, con il dubbio che un medico abbia sottovalutato la “facile diagnosi”), per assistere all’ennesimo shitstorm contro la sanità italiana, contro i medici, contro il sistema.

Siete così convinti che all’estero sia meglio?
Siete certi che ci divertiamo a sacrificare noi stessi per far morire la gente?

A quanto pare tutti hanno avuto a che fare con un medico a loro giudizio incapace….Che poi su che base lo possano giudicare ancora non mi è chiaro. Se c’è un errore, una colpa, è giusto che venga riconosciuta e punita a dovere. Ma è del singolo, non di tutti. Non siamo tutti uguali, e non tutti meritiamo disdegno e violenza, cose che ci colpiscono quotidianamente.
È proprio vero, stiamo tornando alla normalità.
E torniamo ad alzare i nostri scudi in vibranio per assorbire l’energia negativa in arrivo.

Alessandro Raffaele
 

Fonte: Alessandro Raffaele. Profilo personale Facebook Alessandro MaraDoctor Raffaele. 08 giugno 2021.