Sulla carenza di medici in Italia

Su “The Lancet” si parla della carenza di medici in Italia. Secondo il report firmato da Marta Paterlini, neurobiologa e giornalista scientifica, la carenza di medici sarebbe stata alimentata da errate programmazioni politiche nella formazione dei giovani medici. Diverse le soluzioni proposte, nessuna finora davvero convincente.

Alla base del problema ci sarebbe un errato approccio politico, dicono gli esperti

Su “The Lancet” si parla della carenza di medici in Italia. Secondo il report firmato da Marta Paterlini, neurobiologa e giornalista scientifica, la carenza di medici sarebbe stata alimentata da errate programmazioni politiche nella formazione dei giovani medici. Tra le soluzioni proposte, il reclutamento dei medici ormai in pensione e la delega di alcuni compiti ad altri operatori sanitari.

I medici in Italia sono tra i più anziani d'Europa. Più del 50% dei medici ha superato i 55 anni e molti si stanno avvicinando alla pensione. Anaao Assomed prevede che, da qui al 2025, il 50% dei medici italiani andrà in pensione (52.000 medici). Questo andrà a creare una carenza di 16.700 medici specialisti da colmare nei prossimi 6 anni. La situazione è destinata a peggiorare alla luce della riforma pensionistica (la cosiddetta “quota 100”), che potrebbe consentire ai medici di andare in pensione a circa 62 anni invece che a 65 anni.

Molti esperti sostengono che il problema attuale derivi da una cattiva pianificazione, soprattutto degli ultimi anni. I vari governi che si sono succeduti avrebbero tagliato i fondi al sistema sanitario senza esaminarne prima le esigenze. Molti giovani medici italiani quindi sono stati spinti verso il settore privato o all'estero. Nell'ultimo decennio, circa 1500 giovani medici all’anno si sono recati all'estero, soprattutto verso Francia, Regno Unito, Germania e Svizzera.
Anche se ogni anno vengono conseguite 10.000 lauree in medicina e chirurgia, vengono assegnate solo 7.000 borse di studio per la specializzazione. Questo crea una strozzatura nel percorso formativo, negando a molti giovani medici l'accesso al mercato del lavoro. Anaao Assomed prevede che alcune specializzazioni come medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione, pediatria, cardiologia e chirurgia generale saranno fortemente sotto organico nel prossimo futuro. Nel frattempo, si corre ai ripari, in qualche modo.

Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha comunicato a The Lancet che saranno destinati al finanziamento di nuove borse di specializzazione ulteriori 100 milioni di euro. Questo provvedimento sarà progressivamente esteso fino al 2023. Provvedimento, secondo molti, ancora poco efficace.
Alcune regioni italiane hanno iniziato a richiamare in servizio i medici in pensione. A questo proposito, diversi esperti in Italia hanno anche riferito a The Lancet le loro preoccupazioni circa l'età dei medici che vengono assunti dopo il pensionamento.
Dal 2019 alcune posizioni scoperte possono essere coperte da medici specializzandi all’ultimo anno. La partecipazione degli specializzandi dell’ultimo anno ai concorsi pubblici, però, solleva non pochi dubbi nella sua attuazione, soprattutto dal punto di vista formativo.
Ed altre proposte vengono fatte, come quella avanzata da Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, che consiste nel delegare alcuni compiti dei medici a paramedici ed infermieri.
Il problema esiste, ma forse non è ancora ben definito. Senza averne identificato le vere cause, appare dunque difficile trovare la giusta soluzione.


Fonte: Paterlini M.. Italy calls on retired doctors to fill health worker gap. Lancet. 2019 Apr 13;393(10180):1492. doi: 10.1016/S0140-6736(19)30849-9.