Ventilatori: una gara contro il tempo

L’emergenza sanitaria globale causata dalla pandemia di COVID-19 impatta notevolmente sui reparti di terapia intensiva, dove vengono ricoverati i pazienti con grave ARDS. Come si sta reagendo nel mondo alla scarsa disponibilità di macchine per la ventilazione meccanica?

Alcune soluzioni che cercano di risolvere il problema della scarsità di ventilatori

L’emergenza sanitaria globale causata dalla pandemia di COVID-19 impatta notevolmente sui reparti di terapia intensiva, dove vengono ricoverati i pazienti con grave ARDS. Tanti pazienti, ricoverati nello stesso periodo di tempo, tutti con la necessità di usare i medesimi presidi. Come si sta reagendo nel mondo alla scarsa disponibilità di macchine per la ventilazione meccanica?

Aumentare la produzione di ventilatori

Nel Regno Unito, il servizio sanitario nazionale ha circa 5.000 ventilatori per adulti e 900 respiratori per bambini. Il sistema sanitario del Regno Unito potrebbe aver bisogno di altri 20.000 macchine per far fronte all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19. Boris Johnson ha quindi chiesto una soluzione a diverse industrie, tra cui anche alle case automobilistiche. Rolls Royce, Ford, Honda, JBC (produttore di attrezzature per l'edilizia) stanno studiando questa possibilità. La proposta preoccupa i produttori di dispositivi medici, che sottolineano che le normative in questo campo sono complesse e che lo sviluppo di un nuovo prodotto richiederebbe troppo tempo.     
In Belgio, un team di 15 ingegneri universitari ha prodotto un prototipo di un modello semplificato di ventilatore. Sono stati ispirati dal lavoro del MIT, della Johns Hopkins University e dell'Università di Bruxelles. "L'interfaccia dovrebbe essere il più vicino possibile a ciò che i medici già conoscono", dice Mark Runacres, che dirige il laboratorio FabLab responsabile della progettazione. L'obiettivo: proporre un modello ai medici e ai produttori già dalla prossima settimana.   

 

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Credits: VUB Press

Ottimizzare l’utilizzo dei ventilatori

Uno studio canadese suggerisce che l'Ontario - la provincia più grande del Paese - potrebbe rimanere senza ventilatori già alla fine di aprile, ipotizzando un aumento del 7,5% di casi di COVID-19 al giorno. Nel peggiore dei casi, ipotizzando un maggiore tasso di infezione, si prevede che questa carenza possa verificarsi in soli 16 giorni. L'Ontario sarebbe la provincia meno attrezzata del Canada.
Il dottor Alain Gauthier, anestesista, ha modificato un ventilatore per renderlo utilizzabile da più pazienti contemporaneamente. Si è ispirato ai video postati su YouTube da due medici di Detroit. Il dispositivo può essere utilizzato per pazienti di corporatura e capacità polmonare simili. Secondo il medico, la soluzione era stata testata in precedenza, durante un omicidio di massa a Las Vegas. Uno studio pubblicato nel 2006 aveva già suggerito la possibilità di collegare al medesimo ventilatore fino a quattro persone.

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Credits: Twitter

Questa possibilità è in fase di studio anche in Italia. L'idea è stata proposta dal Prof. Marco Ranieri, ordinario al Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, che ha ideato insieme ad alcuni colleghi lombardi un circuito in grado di collegare un solo ventilatore a due pazienti. I prototipo del nuovo dispositivo è stato poi realizzato nel giro di tre giorni da un’azienda di Mirandola, distretto biomedicale modenese, la Intersurgical. "Nei prossimi giorni potremo ordinarli e naturalmente saranno consegnati prima a Piacenza e Parma, le aree più critiche", ha dichiarato Sergio Venturi, commissario per l'emergenza della regione Emilia-Romagna.

Abbassare la domanda di ventilatori

Un'altra opzione per garantire che ci siano abbastanza ventilatorii è quella di ridurre la domanda. In Svizzera, la Società di Medicina Intensiva ha appena pubblicato un comunicato in cui rende le persone consapevoli dell'importanza delle disposizioni di non trattamento. "Per alleviare l'onere che grava sui reparti di terapia intensiva durante la pandemia di COVID-19, è importante che tutti coloro che sono a potenzialmente rischio considerino se desiderano o meno beneficiare di misure che prolungano la vita, come la respirazione artificiale in caso di malattia grave".


Fonti:
https://www.bbc.com/news/business-51914490
https://www.rtbf.be/info/belgique/detail_coronavirus-des-ingenieurs-belges-developpent-un-prototype-de-respirateur?id=10463991
https://ici.radio-canada.ca/nouvelle/1679985/ontario-lits-ventilateurs-fin-avril-covid
https://www.giornaledibrescia.it/italia-ed-estero/coronavirus-un-respiratore-per-due-pazienti-il-test-%C3%A8-positivo-1.3468269 https://www.sgi-ssmi.ch/fr/covi19.html